Il commento al Vangelo di domenica 17 gennaio 2016 a cura di don Mauro Pozzi parroco della Parrocchia S. Giovanni Battista, Novara.
LASCIATI TRASFORMARE
[ads2]Nell’Antico Testamento viene esaltata Gerusalemme, ma in realtà era poco più di un villaggio su una collina sassosa e brulla. È una esagerazione? No la città è davvero meravigliosa perché è abitata dal Signore. S. Paolo parla dei diversi doni che arricchiscono la comunità. Chi ha qualche capacità particolare potrebbe inorgoglirsi e credere di avere dei meriti. L’Apostolo sottolinea che ogni carisma viene dallo Spirito Santo che agisce nei singoli a vantaggio della collettività. Queste letture ci facilitano la comprensione dell’episodio proposto nel vangelo di Giovanni. Dopo la visita dei Magi e il Battesimo, il miracolo delle nozze di Cana è considerata la terza epifania di Gesù, cioè la sua terza manifestazione. A Betlemme viene adorato dai Magi e l’adorazione è riservata a Dio, nel Giordano è indicato dallo Spirito Santo come il Messia e qui a Cana dimostra la sua onni- potenza. Il Maestro non voleva esporsi, ma la grande attenzione di sua madre per il prossimo, lo costringe a compiere il miracolo. Appare evidente che Gesù non riesce a sottrarsi alla volontà della Madonna. Maria lo mette con le spalle al muro e, anche se lui cerca di tirarsi indietro, lei si rivolge direttamente ai servitori: fate quello che vi dirà; non ha nessun dubbio che sarà obbedita dal figlio. Ecco perché è importantissimo pregare la Vergine, perché se lei si fa patrona della nostra causa, suo Figlio non può rifiutarle la grazia! L’intercessione di Maria è la chiave di accesso alla misericordia di Gesù. È interessante che il suo primo segno sia per allietare la festa dei suoi amici. Egli è nel mondo non solo per essere pane, ma anche come vino che scalda il cuore. C’è poi da notare che il Maestro non compie mai i miracoli senza la collaborazione degli uomini. Qui si avvale dei servitori, che devono riempire le giare d’acqua. Il vino che ne attingono è il migliore. Il significato di questo avvenimento è notevolissimo per la nostra vita spirituale. Vuol dire che l’importante è mettersi a disposizione, il resto lo fa il Signore. Le nostre poche capacità sono come quell’acqua, ma se le offriamo a Lui, diventeranno ottimo vino. Quindi nel rispondere al Signore che ci chiama a compiere il nostro dovere, ciascuno secondo la sua vocazione, non dobbiamo preoccuparci di noi stessi, di fare brutta figura o di non essere capaci, se ce lo chiede Lui e noi ci mettiamo con fiducia nelle sue mani, le nostre piccole energie diventano la Sua forza. Non bisogna avere mai paura, ma essere generosi e pronti, perché è Lui che trasforma, come un grande artista che fa di un sasso qualsiasi una scultura di valore inestimabile.
Seconda Settimana del Tempo Ordinario
- Colore liturgico: bianco
- Is 62, 1-5; Sal 95; 1 Cor 12, 4-11; Gv 2, 1-12
[ads2] Gv 2, 1-12
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 17 Gennaio – 23 Gennaio 2015
- Tempo Ordinario II, Colore Verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net