Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 6 agosto 2023.
Discendendo dal monte, credo che Pietro, Giacomo e Giovanni non vedevano l’ora di raccontare il tutto a tutti, descrivere la bellezza che avevano sperimentato, le emozioni vissute e le suggestioni provate.
Il sospiro che attraversa i Salmi della Bibbia l’avevano per un pò respirato: “il tuo Volto Signore io cerco, quando vedrò il tuo Volto?”. Il volto del Signore è la Persona di Cristo, il mistero della Croce e quello della Gloria. Il volto umano di Cristo che nella luce della trasfigurazione ci rivela il volto di Dio.
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Noi tutti cerchiamo il volto di Dio, ma per vedere Dio bisogna conoscere Cristo e lasciarci plasmare dal suo Spirito. Ma per conoscere bisogna innanzitutto “ascoltare”. Ecco perché allora vicino alla visone del monte c’è anche la Parola, quella del Padre: “è mio Figlio, ascoltate Lui”.
Troppe volte ci lasciamo confondere e abbindolare dalle parole intorno e dentro di noi, parole inutili e futili, chiacchiere che ricadono sulla terra inquinandola, portando spesso morte e violenza.
Ma, fortunatamente, in mezzo a questo torrente di parole, ce ne sono alcune che riescono ad arrivare in cielo. Sono le parole dei sofferenti e dei poveri, sono le preghiere dei peccatori e degli sfiduciati che arrivano fino al volto di Dio. Sono quelle parole che sanno di amicizia e di amore, che profumano di solidarietà e di perdono, parole che cantano sostegno e consiglio, parole che parlano di tenerezza, di sorriso e di gioia autentica. Sono queste le parole che abbiamo ascoltato da Cristo, dal suo volto sofferente sulla Croce e quello radioso sul monte Tabor.
Nessuna parola esca dalla nostra bocca che deturpi la dignità umana e sfiguri il volto di Dio impresso nei nostri fratelli.