Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 27 novembre 2022.
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Con questa domenica inizia il tempo dell’Avvento, tempo dell’attesa, tempo soprattutto della speranza.
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Lo viviamo ogni anno questo tempo, eppure ci ritroviamo sempre il cuore appesantito, che non cerca nulla di nuovo. Continuiamo nella nostra vita a disperdere, sperperare e scialacquare ogni tipo di speranza, accontentandoci di quello che siamo e mai di quello che abbiamo.
Viviamo una società dove scompaiono valori, scricchiolano sicurezze e le certezze sprofondano. I nostri cuori si sono appesantiti e in essi non c’è più alcuna speranza, o meglio, speriamo soltanto nelle cose che ci possono soddisfare ora e subito, soprattutto in quelle che non ci costano fatica e sudore.
Questo tempo di Avvento invece ci ricorda che c’è Qualcuno che è padre e nostro redentore. Tra i tanti sconquassi che ci costringono ad incassare la testa e a chiudere gli occhi, c’è Qualcuno che ci invita a sollevare il capo e a scorgere l’aurora della salvezza e della liberazione. C ‘è qualcuno che ci invita a sperare in Lui ed essere pronti alla continua novità e freschezza di un Dio che si fa uno di noi.
Vegliare, essere vigili e tenere gli occhi ben aperti per scoprire e riconoscere la sua presenza nelle situazioni che viviamo e nelle persone con le quali conviviamo. Attenti e svegli per coltivare la speranza della salvezza, per non essere condannati a non sperare più.