Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 19 Novembre 2023.
La vita oggi è abbastanza pesante e amara per quasi tutte le persone. La mancanza di lavoro, la carenza di sicurezze, la scarsità di beni, l’insufficienza e inadeguatezza dei servizi. La delinquenza dilaga e il teppismo è all’ordine del giorno.
Il dolore, la sofferenza e la morte, segue a ruota la guerra, l’odio e l’ingiustizia e la legalità spesso va a farsi friggere. Diventa naturale, allora, rinchiudersi in se stessi, pensare solo al proprio giardino, non fidarsi più di nessuno e arrabattarsi nella vita meglio che si può, anche sulle spalle degli altri e il rischio diventa dubbio e sospetto.
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E’ l’atteggiamento del terzo servo del Vangelo di questa domenica, che preferisce nascondere il suo talento sotto terra per sottrarsi alla responsabilità di impiegare la propria vita e farla fruttificare. Sì, perchè il talento della parabola è la nostra vita di uomini e donne.
Dio è per il rischio, e continua ad elargire doni e talenti a tutti per farli fruttificare e impiegare al meglio. Il non uso di questi doni è più spaventoso del cattivo uso. E’ il libro dell’Apocalisse che ce lo sottolinea: “Io conosco le vostre opere: voi non siete né freddi né ardenti.
Magari foste freddi o ardenti! Invece non siete né freddi né ardenti e mi disgustate fino alla nausea”. Nel cuore di ognuno di noi c’è un talento, anzi un centesimo. Spendiamolo al meglio!