Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 16 ottobre 2022.
Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.
“Presero una pietra ed egli vi sedette, mentre Aronne da una parte e Cur dall’altra, sostenevano le sue mani”, leggiamo nella prima lettura.
- Pubblicità -
Oggi sembra che qualsiasi iniziativa o manifestazione in qualsiasi campo, anche su quello religioso, sembra abbia bisogno di sponsor. Mosè lo risolve in maniera piuttosto insolita: questione di mani, mani rigorosamente vuote, mani rivolte al cielo, mani in preghiera. E quando queste mani si appesantiscono per la stanchezza, ne recluta altre, ma non per combattere, ma per puntellare le sue e resistere fino al calar del sole. La riuscita e la vittoria è assicurata: è la riuscita e la vittoria della preghiera.
E Luca ci dice: “bisogna pregare sempre, senza stancarsi”. Occorre pregare per vincere la sordità, non quella di Dio evidentemente, ma la nostra. Allenare e affilare il nostro orecchio per percepire la richiesta di aiuto che viene dal prossimo che subisce l’ingiustizia o l’esclusione o che comunque si trova nel bisogno, come quella vedova del Vangelo.
E’ ora che ci collochiamo davanti al campo sterminato delle necessità, in modo da cogliere il grido che si leva dai nostri fratelli, C’è gente, come quella vedova, che ha aspettato troppo a lungo ed è proprio il caso di intervenire prima del tramonto del sole.
Prendiamo su di noi queste urla di dolore e alziamo le nostre mani al cielo garantendo che fino al tramonto del sole di questa giornata resteranno alzate verso l’alto, nonostante l’inevitabile stanchezza. E domani cercheremo di sollevarle ancora.