La mancanza, l’impossibilità di vedere il volto di Dio rende ragione della venuta di Cristo, suo Figlio e del suo essere vero uomo e vero Dio.
La luce aveva il tuo volto
Ci sei da sempre.
Prima di me.
Prima di tutto.
Sono nata da te.
Ci sei da sempre.
Come luce.
Venuto per me.
Per darmi vita e luce.
Siamo intrecciati.
Uno dalle mani dell’altro.
Io creata da te.
Tu atteso e accolto da me.
Sono uscita da te.
Sei entrato nella mia vita.
Raccontami amore mio.
Fai presto.
Amore mio raccontami di questo inizio
In cui non c’era nulla.
Nessuno.
Solo tu.
Solo tu, a creare tutto.
Solo tu, a illuminare tutto.
Amore mio raccontami di questa luce.
Che viene ad illuminare.
Ma va annunciata.
Va preparata.
Una luce per tutti.
Per tutti quelli che la vogliono.
Una luce a cui si può dire di no.
Perché il buio a volte è tanto scuro, tanto profondo, tanto nero.
Che se la scorda la luce.
Che non ci crede più alla bellezza della luce.
Giovanni, aiutami.
Parlami della luce.
Parlami di lui.
Non sono del tuo sangue.
Non sono della tua carne.
Nessun uomo mi ha voluta.
Il mio buio era senza luce.
Senza famiglia.
Solo buio.
Sola.
E ora vieni tu.
Luce di carne.
Luce in mezzo alla mia carne.
E ora vieni tu.
Ad abitare il mio buio.
E io divento di qualcuno.
Divento qualcuno.
Figlia, amata.
Carne e sangue tuoi.
Lì dove la legge diceva che ero fuori.
Tu sei venuto.
Tu hai abitato.
Dentro me.
In mezzo a me.
Dio non l’ho mai visto.
Ma la luce, si.
E aveva il tuo volto.
Sono felice.
Grazie amore mio.
Fonte: il sito di don Mauro Leonardi
Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) è un presbitero, scrittore e opinionista italiano.