Il Regno di Dio non è qualcosa di impalpabile ed indefinibile. È vicino a realtà umane perché possiamo realizzarlo da qui amando e perdonando i fratelli e dando frutto.
Sempre e solo tu
Che strano regno.
Così piccolo da scomparire.
Non brilla su un monte.
Ma finisce sotto terra.
Che strano Dio.
Non domina gli uomini.
Ma si fa prendere dalle loro mani e gettare via.
Si fa prendere dalle mani di una donna e si lascia mischiare fino a scomparire.
Che strano uomo sei.
Parli di Dio e del suo regno con parole semplici che sanno di terra e di pane.
Le cose veramente grandi nascono piccole come un seme e l’albero che diventerà.
Le cose veramente buone vanno sempre unite, mischiate, generosamente.
La solitudine è morte.
E non è mai buona.
Attendevo te che ti facessi albero per il mio riposo.
Attendevo te che ti facessi pane per la mia fame.
Attendevo te.
E ora sei qui.
Fonte: il sito di don Mauro Leonardi
Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) è un presbitero, scrittore e opinionista italiano.
Il granello crebbe e divenne un albero.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore