Il Regno di Dio non conosce posizioni di comando ma solo l’essere tutti innestati in un unico amore rimanendo ciascuno nella propria identità e libertà in un reciproco servizio che, iniziando da qui, diventa fondamenta perenne che ci conduce alla Trinità.
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Amore mio torna a seminare nella mia vita la voglia di stare sotto, di servire.
Non stancarti.
Torna a metter il tuo seme buono dentro di me.
Nella mia terra.
Non stancarti con me.
Tu non addormentarti.
Torna a mani piene e svuotale su di me.
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Il mio calice, lo berrete.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 20, 20-28
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Parola del Signore.