don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del giorno, 21 Gennaio 2020

Gesù passa tra i campi di grano come Mosè passò tra le acque. Ma se il passaggio di Mosè richiede la colonna di fuoco dello Spirito il timore di traversare muri d’acqua – ovvero la Pasqua del Signore – è un cammino per l’uomo, é un rivelare all’uomo il piano della creazione che vedeva l’uomo stesso come compiacimento di Dio.

Con te

Stare con Dio stando con te.
Passeggiando con te.
Tra le cose che Dio ha creato.
Che tu mi hai donato.
Mi riempi il cuore con le tue parole.
Con il tuo amore.
Mi riempi le mani con i frutti del campo.
Perché tu sazi ogni mia fame.
Sempre.
Di amore.
Di cibo.
Ogni fame.
Sempre.

Se è amore.
C’è sempre.
Non nei giorni di legge.
Perché se c’è l’amore.
Ogni legge è compiuta.
Ogni giorno è quello giusto.
Perché ci sono io. Ci sei tu.
C’è che ci amiamo.
È come la fame.
Viene ogni giorno.
C’è ogni giorno.
E non può aspettare il giorno giusto per essere saziata.
Perché il tempo giusto per amare è ora. Il presente.
Perché per togliere la fame ci vuole quello che c’è.
Così si ama.
Amando.
Ora. Nel presente.
Così si toglie la fame.
Sfamando.
Ora. Con quello che c’è.

Lo vedi passare.
Lo vedi passeggiare di sera.
Tra il grano.
Con i suoi.
E invece di innamorarti.
Lo rimproveri.
Gli parli male dei suoi.
E lui non ti rimprovera.
Non ti parla male dei tuoi.
Non ti parla male di nessuno.
Ti dice le parole che puoi capire.
Le parole della scrittura.
Le parole della legge.
E ti dice chi sei.
La legge è la tua casa.
È fatta per te.
Ti dice chi è lui.
È tutto suo.
È tutto per te.
Sei libero di vivere, mangiare, amare.
Innamorati.
Non parlare.

Rimproverare qualcuno perché ha fame.
Rimproverare qualcuno perché mangia.
Denunciare qualcuno perché ha fame.
Questo è quello che accade se conosco la legge senza di te.
Senza ascoltare te. La mia fame e la mia mano piena di grano sono uno scandalo.
Insieme a te, vicino a te. La mia fame e la mia mano piena di grano, sono il senso di ciò che hai creato.
Una vita da saziare con tutto l’amore che incontro.
Con tutto ciò che ho tra le mani.

Lo ha fatto Davide.
Ha mangiato pani sacri.
Perché un re è signore e custode di tutto.
Tu mi hai fatto signora e custode di tutto.
Non ti scandalizza la mia fame.
Fame saziata con ciò che hai creato per me, con ciò che hai donato a me.

Tu sazi ogni fame non c’è da scandalizzarsi.
C’è da unirsi a te.
A camminare.
La sera.
Nei campi.
Nella vita.
Con te.

Fonte: il sito di don Mauro Leonardi

Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) è un presbitero, scrittore e opinionista italiano.


Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 2, 23-28 In quel tempo, di sabato Gesù passava tra i campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe. I farisei gli dicevano: ” Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?”. Ed egli rispose loro: ” Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!”. E diceva loro: “Il sabato è stato fatto per l’uomo  e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato”. Parola del Signore

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