Non bisogna parlare dell’amore quando lo si ha si fronte, né parlare della bontà quando si incontra il “Buono assoluto” ma lasciare ogni cosa per viverlo pienamente.
Voglio di più
La so io, amore mio, la cosa buona da fare per vivere sempre.
È solo una: amare.
Come si fa? Si fa che si sta con l’amore.
Sempre, senza fare niente, ma lasciandosi fare tutto.
Ioi non sono buona.
Non posso fare cose buone.
Posso fare solo quello che c’è da fare per vivere la vita.
Amare te, amare gli altri, padre, madre, ogni fratello e sorella.
Ma sento, so, che non basta.
Tu sei una ricchezza che ha bisogno di povertà.
Tu rivesti solo chi è nudo.
Tu sei una misura sempre colma.
Non c’è posto per contenere altro.
Tu sei una vita con regole che non regolano, che non bastano.
Non ho ucciso.
Non ho tradito.
Non ho rubato.
Non ho mentito.
Onoro chi mi ha dato la vita.
Cerco di amare chi mi è vicino.
Ho osservato quello che c’era da osservare.
Ma non sono sazia.
Non sono piena.
Non sono viva abbastanza.
Voglio di più.
Voglio per sempre.
Voglio te.
E allora non basta osservare leggi buone.
Non basta fare cose buone.
Non c’è un numero giusto di cose da fare, di leggi da osservare.
Una sola è la cosa buona.
Ed è amore.
E sei tu.
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È più facile che un ammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 19, 23-30
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile».
Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Parola del Signore