La parabola del figliol prodigo, è anche la parabola del figlio maggiore. Un monito per tutti in questo momento. Perché è il simbolo di un’umanità che di fronte alle fragilità, al bisogno degli altri, guarda dall’alto in basso, non si fa carico dei problemi degli akltri e additta un criterio di giudizio che lo fa vivere più solo e infelice.
Le loro parole sono solo parole
I peccatori ascoltano e i farisei mormorano.
Si può imparare da un peccatore ad ascoltare te, amore mio.
Scribi e farisei parlano e non mangiano.
Mormorano, vicini, tra loro e lontani da te.
La loro testa è piena di tutto quello che Dio ha comandato.
Lo sanno bene, sanno tutto.
La loro testa è piena ma la loro pancia è vuota di tutto quello che hai portato.
Le loro parole non si fanno carne, cibo.
Le loro parole si fanno parole.
Si moltiplicano in bocca e lasciano la pancia vuota.
Ora basta, vado dai peccatori.
Mi avvicino a loro, per ascoltarti, amore mio.
Fonte: il sito di don Mauro Leonardi
Mauro Leonardi (Como, 4 aprile 1959) è un presbitero, scrittore e opinionista italiano.