don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 26 Aprile 2019 – Gv 21, 1-14

Come avevano sempre fatto anche durante la vita pubblica, gli apostoli tornano al loro lavoro normale, quello di pescatori. E lì, nella loro occupazione quotidiana, trovano Cristo, che mostra di gradire la loro normalità. Perché l’unico modo di seguire Dio è quello di stare nella propria vita reale.

Da consumare insieme

A volte mi dico.
Va avanti da sola.
Ricomincia con le tue forze.
E ogni volta mi trovo a mani vuote.
O tu sei con me.
O non c’è nulla.
O non ho nulla.

Arrivi come un’alba.
E rischiari le mie notti.
E sfami il mio buio.

Ogni volta che mi sento di non avere nulla da darti.
Ogni volta che ti dico no.
Perché mi sento vuota.
Povera.
Ogni volta mi riempi.
Le braccia.
Le mani.
Il cuore.
La bocca.
La vita.
Tu mi riempi

Basta che mi sei vicino.
Anche a cento metri.
E la mia vita si riempie di vita.
Tanta vita che da sola non riesco a portarla.
Grazie amore mio.
Degli amori che mi hai donato.
Degli amori che portano con me la mia vita.
La vita che mi hai riempito tu.
Vita mia.

Amore mio.
Quando la vita mi pesa.
Quando non riesco a trascinarla.
Fammi vedere quant’è piena.
E chiedimela.
Chiedimi la vita.
Da unire alla tua.
Da bruciare al tuo fuoco.
Al fuoco che hai preparato per me.
Per scaldarmi, per sfamarmi, per ardere.
Con te.
Per te.

Vengo e mangio.
Tu mi fai sazia.
Sazia di te.

Ho contato i doni che mi hai dato.
Baci.
Carezze.
Abbracci.
Parole d’amore.
Vita viva guizzante.
Da portare a te.
Da contare.
Da donarti.
Da consumare insieme.

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Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21, 1-14

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete a da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatrè grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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