don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2018

Il Cristianesimo non nega l’età pagana precedente ma si immerge in essa per proiettarla, con umiltà, verso un orizzonte di eternità, amore e fede.

Dio non si rivela come Onnipotente ma nell’attesa di nove mesi, in un parto, in un neonato senza parola che è il Verbo fatto carne.

Dio non si mostra ai potenti della terra, ma agli esclusi, ai lontani, nelle realtà e nelle persone da cui, spesso, non ci si attende niente e porta pace in terra e gloria nel Cielo.

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Poesia

La notte si avvolge di luce 

Gli uomini hanno bisogno di contare.
Quanti sono.
Quanto hanno.
Il nostro potere è nel numero.
La nostra ricchezza nella quantità.
Poi arrivi tu.
Tu, tua madre, Giuseppe.
Potere dell’amore.
Fasce e una mangiatoia.
Ricchezza di Dio.
Che mistero.
Voglio questo potere.
Voglio questa ricchezza.
Lascio la mia vita albergo.
Piena di vuoto.
Voglio questo potere.
Voglio questa ricchezza.
Il tuo amore.
La mia vita.

Fa freddo.
È notte.
Siamo tutti svegli.
A vegliare quello che è nostro.
A vegliare le nostre ricchezze.
Poi arrivi tu.
E la notte si avvolge di luce intorno a me.
Che cosa strana.
Che cosa bella.
Un po’ di paura.
Ma che gioia.
Che pace.
Che luce.
Che voci bellissime.
Veglio e guardo e ascolto.
Che cosa strana.
Che cosa bella.

È arrivata la salvezza.
È avvolta in fasce.
Non c’è da capire.
C’è da stupire.
Non c’è da sapere.
C’è da prenderla in braccio.
È arrivata la salvezza.
È adagiata in una mangiatoia.
Non c’è da temerla, è piccolo.
C’è da trovarla e da amarla.
Correre e scaldarla.
Che pace.
Quanto amore.

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