don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 22 Gennaio 2019

Gesù, Parola incarnata, è sensibile alle necessità quotidiane dell’uomo e sa che le norme liturgiche sono state create per la felicità umana così come la stessa divinità si è rivestita della carne e si è fatta plasmare dalle mani, dal tempo e dallo spazio dell’uomo per poi assumerlo nella Trinità e ridonarlo alla sua primitiva dignità

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Poesia

Vieni da me

Gesù che fame bisogna avere per strappare spighe di grano e mangiarle.
Sono dure, pungono, strozzano.
Che fame bisogna avere, per mangiarle.
Che fretta bisogna avere per mangiarle crude e camminando.
Sei veramente senza una casa. Veramente ti muove il desiderio di venire da me, da ciascuno, uno per uno.
Quanto bisogna essere ciechi per vedere gente che mangia erba e semi duri e pensare alla legge invece che alla loro fame.
Alla regola infranta invece che alla pancia vuota.
E correre a denunciare dal capo invece che correre ed invitarti a pranzo a casa propria.
Vieni da me, Gesù mio.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 2, 23-28
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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