Noi siamo in attesa, anche noi siamo infermi, e nutriamo nostalgia del Cielo: nel cuore abbiamo un desiderio di infinito e di amore che ci segue per tutta la vita e che nulla sembra possa sedare: ma se stiamo nella nostra vita con fede, Gesù ci rialza e ci restituisce alla nostra vita: una vita che deve fare memoria del passato di infermità, per far risplendere la guarigione che Dio ha realizzato in noi.
Io per te, Tu per me
Gesù mio nella vita mia, anche nelle cose buone, belle e sante
Bisogna essere i primi ,arrivare per primi.
Se non sei il primo, se non arrivi primo, non sei.
Pure gli angeli possono togliere le malattie solo al primo
Con te Gesù anche l’ultimo.
Anche quello che nemmeno ce la fa a partire.
Non ti devo raggiungere, non mi devo mettere io dentro di te.
Perché tu sei già qui.
Sei tu.
Basti tu e io che lo voglio.
Bastiamo noi.
Senza corse.
Io per te e tu per me.
Gv 5,1-16
Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.