Omelia del 17 Marzo 2019 – II domenica di Quaresima
“Pausa caffè a Nazareth” è una riflessione breve, di otto minuti, sul vangelo della domenica. Una meditazione nella quale cerco di collegare il vangelo con la vita quotidiana e con la nostra prosa più normale: la frase di un giornale, le parole di una canzone. Vorrei avesse il carattere piano, proprio di una conversazione familiare. Io la intendo come il mio dialogo personale – fatto ad alta voce – con Dio e con la Madonna.
La preghiera di Gesù è preceduta dal peso del cuore di Gesù, un’oppressione che noi uomini non possiamo sopportare e che ci fa cadere nel sonno perché è la percezione della dismisura tra il progetto salvifico di Dio e le fragilità umana. Ma l’amore, attraverso la croce, può colmare questo divario affidando al Padre tutto ciò che non riusciamo ancora a fare, a dire, a donare.
La tua voce può raggiungermi sempre
Mi piace pregare insieme a te.
Mi piace quando mi porti con te in disparte.
Mi piace addormentarmi davanti a te che preghi.
E poi svegliarmi abbagliata da te.
Perché tu e Dio insieme, a parlare, siete una meraviglia di candore e luce.
E non vorrei mai smettere.
Mai smettere di guardarvi.
Mai smettere di stare con voi.
Per vedere la tua gloria mi devo svegliare.
È tanto bello stare con te.
Svegliami amore mio se mi si chiudono gli occhi.
Non voglio perdere un minuto di vita senza te.
Non devo aver paura del buio.
Non devo aver paura di quello che ti copre alla mia vista.
La tua voce può raggiungermi sempre.
Tu sei sempre con me.
Quando tutto finisce resti solo tu.
Perché tu non finisci mai.
A volte taccio.
Perché posso parlare solo con gli occhi e con il silenzio.
Strani posti sceglie lo spirito per guidarmi.
Posti di fame.
Posti di deserto fuori e anche dentro di me.
Posti in cui sono attesa dal demonio.
Strani posti sceglie lo spirito per guidarmi.
Ora so cosa è la fede.
È continuare a cercare te quando non vedo nulla.
E sapere che, se ci sei tu, io vinco.
Vinco tutto: fame, deserto, demonio.
Sei con me.
Sempre.
Questa è la fede. Io e te.
Quando il demonio mi parla.
Io guardo te.
Rispondo a te con le parole che mi hai insegnato tu.
Quando il demonio vuole togliermi la fame.
Io guardo te.
E cerco te, pane mio.
Quando il demonio mi fa ricca, potente.
Io guardo te.
La forza dei tuoi abbracci.
La ricchezza dei tuoi baci.
E sono potente e ricca di te.
Tu sei la mia unica ricchezza.
Quando il demonio dice chi sono, lui conosce il mio nome.
Ma non mi ama.
Rispondo solo a te.
Conosco solo te.
Il demonio ad un certo punto si esaurisce.
L’amore mai.