don Mauro Leonardi – Commento al Vangelo del 12 Maggio 2019 – Gv 10, 27-30

Omelia della IV domenica di Pasqua – 12 maggio 2019

Per essere nell’amore del Padre bisogna vivere nell’intimità con lui. Conoscere la sua voce perché Egli non sia un estraneo ma nostro fratello, colui che condivide con noi la Via per essere per noi Verità e Vita.

La mia casa fortificata

Un pastore che va al macello.
Pecore che hanno la vita eterna.
Amarti, seguirti, crederti.
È cambiare le regole del mondo.
È cambiare il mondo.
Farlo nuovo.

Ascoltare.
Conoscere.
Seguire.
Io ti ascolto.
Tu mi conosci.
Io ti seguo.
Questa è la mia fede.

Tu mi dai la vita.
Io non mi perdo.
Il padre mi tiene nella sua mano.
La sua mano è la tua.
Io non temo nulla.
Questa è la mia vita.
La tua mano.
È la mia casa fortificata.
Nessuno mi può prendere.
Mai.
In te.
Per sempre.

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Alle mie pecore io do la vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 27-30

In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono.

Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano.
Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre.
Io e il Padre siamo una cosa sola».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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