Essere segno sacramentale di convergenza
Essere segno sacramentale di convergenza. Convertirci a Dio che è padre, cioè papà, è “convergere” con Gesù (Parola del Padre) e con la Scrittura (Parola del Figlio) verso una verità e una certezza che il demonio vuole smantellare.
Ora, né la mancanza di pane, né la mancanza delle cose di questo mondo, né qualsiasi pericolo della nostra vita e della nostra storia possono sovvertire che Dio è padre, abbà. Gesù è rimanendo ancorato a Dio Padre suo che dichiara la sua identità di Figlio e gliela sbatte in faccia al diavolo.
Fare miracoli e schivare tutti i pericoli non è provare di essere “Figlio di Dio”. Credere fermamente che “Dio è mio padre”, sempre e in ogni circostanza, questo sì che è provare di essere Figlio/figli di Dio. La quaresima ci faccia convergere verso questa verità che Gesù ha vissuto e testimoniato perché possiamo essere davvero il “segno sacramentale” visibile e credibile che Dio è padre.
don Massimiliano Scalici