Il cielo “a rovescio”.
Paolo sa bene che il Dio che gli è apparso in Gesù Cristo è un Dio che si china sulla terra e, con umiltà e gratuità, volge lo sguardo sui deboli e sugli umili. Perciò può dichiarare: «Non posso che vantarmi della mia debolezza. Poiché, come mi ha rivelato il Signore, la sua potenza si dispiega totalmente nella debolezza».
Paolo ha ragione: Dio ha un debole per gli umili. Ama lavorare con loro e a loro riserva una sorte davvero speciale: farli risorgere, farli giusti, riservando loro la sorte dei suoi santi. Pertanto non c’è alcuna distanza tra il Dio onnipotente e l’umile discepolo, introdotto dal Figlio nella relazione confidenziale col suo papà, Dio.
Ciò “rovescia” la nostra idea del Cielo, di Dio. Possa la nostra vita piena di Cristo, vissuta in umiltà e gratuità, essere il segno tangibile di un cielo sceso sulla terra.
don Massimiliano Scalici