don Marino Gobbin โ€“ Commento alle Letture di domenica 24 febbraio 2019

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PER COMPRENDERE LA PAROLA

Non bisogna rendere male per male. รˆ la legge del perdono riportata dal Vangelo. La liturgia usa la 1ยช lettura come esemplificazione di questo tema.

PRIMA LETTURA

รˆ un episodio a gloria di Davide, in quanto contribuisce a consolidarne lโ€™autoritร  di fronte a coloro che gli si oppongono. Saul stesso lo riconosce al termine del racconto: โ€œTu saprai fare e riuscirai in tuttoโ€ (v. 25).
Il racconto proviene da una tradizione popolare. Il cap. 24 ne offre una versione diversa; vi troviamo quasi la vivacitร  dโ€™un fumetto. Il cap. 26 fa intervenire Dio per spiegare lโ€™impresa straordinaria: Dio immerge lโ€™accampamento in un profondo sonno, per cui nessuno si accorge dellโ€™incursione di Davide. Perciรฒ Davide, che non approfitta certamente della situazione offertagli da Dio, dร  prova di magnanimitร .
Unโ€™altra ragione spiega il comportamento di Davide: a tutti coloro che piรน tardi saranno suoi sudditi vuole inculcare lโ€™idea che la persona del re รจ intoccabile (cf 2 Sam 1).

SALMO

รˆ un inno di ringraziamento a Dio per la sua bontร . Il Signore la manifesta soprattutto quando non ci tratta secondo le nostre colpe.

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SECONDA LETTURA

Il cap. 15 affronta il conflitto provocato in seno alla comunitร  da coloro che non credono nella risurrezione dei morti (cf domenica precedente). Contro di loro Paolo ha sostenuto la realtร  di tale risurrezione. Ora cerca di spiegare ai Greci (tali sono i Corinzi) in che senso egli intende la risurrezione.
Lo fa anzitutto (vv. 35-45) partendo da unโ€™antropologia nella quale non si trova a suo agio: โ€œGli esseri viventi non sono tutti ugualiโ€โ€ฆ
Poi rievoca (vv. 45-49) i due capi dellโ€™umanitร , Adamo e Gesรน. Lo fa anche in Rm 5 per contrapporre peccato e morte a giustificazione e vita. Qui afferma che da Adamo riceviamo la vita che chiamiamo terrena, mentre da Cristo riceviamo la vita che ci fa appartenere al cielo. Questo dualismo presenta dei limiti per molti nostri contemporanei. Comunque, questa prospettiva biblica โ€“ e non filosofica โ€“ ci insegna che noi siamo destinati al cielo, non per unโ€™immortalitร  naturale dellโ€™anima, ma per unโ€™appartenenza e una conformitร  al Cristo risorto.
La traduzione liturgica, nella sua esattezza, facilita la comprensione del testo.

VANGELO

รˆ il seguito delle Beatitudini: Luca aggiunge alcune precisazioni sullโ€™applicazione della legge del Regno.
Gesรน insiste anzitutto su una delle qualitร  dellโ€™amore: la gratuitร . Si deve amare senza aspettarsi un contraccambio, amare persino i nemici. Gesรน indica alcuni esempi cosรฌ concreti che la sua esigenza lascia turbati: in realtร  lโ€™amore non ammette limiti, non ammette calcoli.
In tale contesto, viene indicata โ€œla Regola dโ€™oroโ€ (cf Mt 7,12). Tale regola viene giร  enunciata, ma in forma negativa, nellโ€™Antico Testamento (Tb 4,15) (e anche nella Dichiarazione dei diritti dellโ€™uomo). Il Vangelo ne offre una formulazione positiva, piรน esigente.
Siccome perรฒ il Vangelo non รจ un testo di morale sociale, Luca riporta i motivi che giustificano le esigenze della legge evangelica. Bisogna superare il comportamento dei peccatori (Matteo parla di pubblicani e pagani: 5,46-47). Si tratta soprattutto (cf Mt 5,41) di imitare il Signore nella sua misericordia infinita.
La pericope termina con un invito alla liberalitร , espressione dellโ€™amore generoso.

PER ANNUNCIARE LA PAROLA (piste di omelia)

Amare senza condizioni nรฉ limiti (Vangelo e 1ยช lettura)

รˆ bene ricordare che la legge evangelica non รจ una piacevole banalitร , e che nessuno รจ โ€“ anche sul piano morale โ€“ naturalmente cristiano.
Cosรฌ come รจ riferita da Luca, la legge di Gesรน dร  il capogiro: non rendere male per male (come Davide con Saul); lasciarsi sfruttare e derubare; dare senza aspettarsi alcun ricambio umano; amare i nemici.
Nessuno mette totalmente in pratica una simile morale, e si cercano giustificazioni: si parla quindi di utopia, di paradosso semiticoโ€ฆ
Invece, prima di liquidare questa pagina del Vangelo, bisognerebbe ricordare che molti discepoli lโ€™hanno vissuta: santi famosi e tante persone che hanno consacrato gratuitamente la loro vita a poveri disgraziati che per loro erano nulla e che non dimostravano alcuna riconoscenza.

Amore fraterno e spirito filiale

Nel campo dellโ€™amore fraterno il Vangelo รจ molto esigente.
Per arrivare a questo amore, perรฒ, la via non รจ quella di cercare in se stessi la forza dโ€™una rinuncia eroica a vantaggio degli altri. Non รจ questa la via cristiana.
A noi รจ chiesto di credere nella bontร  del nostro Padre celeste, di sforzarci di ispirarci ad essa e di lasciare soltanto a Dio il pensiero di ricompensarci.
La prima ricompensa sarร  di diventare i migliori figli del nostro Padre (Lc 6,35). Inoltre, Dio si comporterร  con noi sempre meglio di quanto noi ci saremo comportati con gli altri. Se noi abbiamo misericordia per gli altri, Dio avrร  misericordia per noi. Se noi non giudichiamo, Dio rinuncerร  a giudicarci. Se trattiamo generosamente gli altri, Dio sarร  ugualmente generoso con noi (Lc 6,36-38).
Il Vangelo non รจ per gli eroi, nรฉ per i superuomini. รˆ per coloro che hanno in Dio la fiducia di un cuore di figlio.

Amare come Dio

Gesรน non รจ un moralista. La sua missione รจ di farci conoscere quel Dio che nessuno ha mai visto (Gv 1,18). Il suo insegnamento morale รจ un modo per rivelare Dio: fate cosรฌ e sarete โ€œcome il Padre vostroโ€, misericordiosi, benevoli verso gli ingrati e i malvagi. Amate gratuitamente e sarete i figli dellโ€™Altissimo (vedi il salmo del giorno).
Veritร  umana profonda, rivelata dalla pedagogia evangelica: si conosce Dio soltanto facendo proprio il suo comportamento spirituale. Un principio che si puรฒ estendere alla conoscenza del prossimo: lo si conosce veramente soltanto ispirandosi allโ€™ideale che lo fa vivere.
Davide rinuncia a vendicarsi di Saul, perchรฉ โ€œconsacrato del Signoreโ€. Il discepolo di Cristo sa che ogni uomo รจ sacro agli occhi di Dio, che รจ chiamato a diventare figlio di Dio. Per questo motivo non si vendica di nessuno.
Conseguenza dโ€™una morale ispirata dal comportamento di Dio: se si vive il Vangelo, anche senza tante parole si rivela Dio agli altri. Ciรฒ perรฒ suppone che ci si comporti in modo diverso dai peccatori (Lc 6,32-34).

Adamo e Cristo (2ยช lettura)

Paolo non si pone sul piano morale, ma sul piano della vita dellโ€™umanitร :
โ€“ da Adamo gli uomini ereditano una vita che appartiene solo alla terra;
โ€“ da Cristo ricevono la vita del cielo.
Anche se la prospettiva รจ diversa, il parallelismo รจ pregnante:
โ€“ Cristo comunica un senso umano, un senso dellโ€™amore diverso da quello dei โ€œpeccatoriโ€ (cioรจ, in questo caso, di coloro che non accettano il Vangelo);
โ€“ cosรฌ pure comunica una vita alla quale non partecipano coloro che accettano unicamente la vita che proviene da Adamo.
La vita celeste, la vita divina รจ lโ€™Amore, ma quale ce lโ€™ha rivelato Cristo.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Cโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin โ€“ LDC

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