don Marino Gobbin โ€“ Commento alle Letture di domenica 2 Febbraio 2020

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Tutti e tre i testi sono centrati sullโ€™entrata di Gesรน nel tempio. Annunciata dal profeta e chiarita dalla teologia della lettera agli Ebrei, questa umile azione, messa in risalto nel Vangelo dallโ€™accoglienza di testimoni ispirati, assume cosรฌ tutto il suo rilievo nella storia della salvezza.

PRIMA LETTURA

Profezia dโ€™un momento di scoraggiamento e di rilassamento nel sec. V: fra il ritorno dallโ€™esilio e la riforma di Esdra. Il tempio รจ ricostruito, ma la speranza si attutisce e la societร  tende a corrompersi.
รˆ il momento in cui Malachia annuncia il Messaggero di Dio, che verrร  nel suo tempio per restituirgli il pieno valore purificandone il sacerdozio, mettendo in atto il giudizio di Dio contro coloro che ne insozzano la casa.
Questo messaggero viene chiamato anche โ€œMessaggero dellโ€™Alleanzaโ€ (la parola โ€œmessaggeroโ€ รจ spesso tradotta con โ€œangeloโ€). รˆ un richiamo allโ€™Esodo e un modo di parlare frequente nella Bibbia. Per rispetto a Dio, gli Ebrei, come i popoli semiti, gli attribuiscono spesso un intermediario che agisce in suo nome e col suo potere. Il termine perciรฒ comporta sempre una certa ambiguitร ; puรฒ indicare lo stesso Signore, oppure colui che invia.
รˆ facile vedere come la profezia si applichi a Cristo; nel successivo v. 5 lโ€™applicazione interessa Cristo nella pienezza della sua missione: insieme salvatore e giudice.

SALMO

Canta lโ€™entrata di Dio nel suo tempio. Forse รจ stato composto per la dedicazione o per lโ€™anniversario della dedicazione. Se piรน antico, per lโ€™entrata dellโ€™arca. Si adatta comunque allโ€™entrata del Messaggero e alla presentazione di Cristo. Lo ritroviamo nella liturgia delle Palme: unโ€™altra entrata di Gesรน a Gerusalemme.

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SECONDA LETTURA

Lโ€™entrata nel tempio รจ un tema che attraversa lโ€™intera lettera agli Ebrei, nella quale Gesรน viene presentato come il sommo sacerdote della Nuova Alleanza.
Il brano evidenzia la solidarietร  del sommo sacerdote con gli uomini, che, secondo il Sal 21(22), egli chiama โ€œfratelliโ€. Gesรน si rende โ€œin tutto simile ai fratelliโ€, soprattutto nella debolezza dellโ€™infanzia, sottomesso come ogni primogenito ebreo ai riti dellโ€™offerta e della purificazione.
Il ruolo del sommo sacerdote, โ€œscelto fra gli uominiโ€ e โ€œcostituito per il bene degli uominiโ€, รจ sviluppato soprattutto in 4,14-16 e 5,1-10.

VANGELO

Come per tutti i racconti dellโ€™infanzia, anche in questo caso, senza negare la realtร  vissuta, รจ doveroso oltrepassare lโ€™aspetto aneddotico e commovente per cogliervi il senso teologico voluto dallโ€™autore.
Gerusalemme. Luca non dice: โ€œPortarono il bambino al tempioโ€, bensรฌ: โ€œlo portarono a Gerusalemmeโ€. Ciรฒ รจ conforme alla prospettiva del suo intero Vangelo, costituito come un cammino verso Gerusalemme, a partire da 9,51. รˆ il cammino della fedeltร  alla Legge (โ€œcome รจ scritto nella Leggeโ€) e del sacrificio.
I due racconti della presentazione e del pellegrinaggio di Gesรน a dodici anni annunciano quindi che, per Gesรน, tutto si conclude a Gerusalemme.
Simeone e Anna. Sono i testimoni dellโ€™Antico Testamento. Sono presenti per attestare che Gesรน realizza la speranza dโ€™Israele: il loro ruolo di profeti รจ confermato dal richiamo ripetuto allo Spirito Santo. Alla trasfigurazione ci saranno anche lรฌ due testimoni: Mosรจ ed Elia, perchรฉ รจ attraverso la testimonianza di due persone che si attesta e certifica un fatto.
Il Cantico di Simeone. Si ispira a temi del secondo Isaia, soprattutto a quello della luce per illuminare le genti. รˆ una prospettiva dominante nel Vangelo di Luca, mentre la promessa realizzata รจ presentata nel racconto degli Atti.
Giudizio e luce. Come in Gv 3,17-21, questi due temi sono messi in relazione: la luce mette in chiaro i pensieri profondi, obbliga a fare una scelta precisa: e in tal modo inizia il giudizio. E un segno che sono cominciati gli ultimi tempi.
Il Vangelo di Luca e gli Atti ritorneranno spesso sul fatto che Dio conosce i segreti dei cuori e che Gesรน li mette in luce: Lc 8,17; 9,47; 16,15; 24,38; At 1,24; 15,8.
Il ruolo di Maria. Si va precisando. Essa รจ la serva del Signore, per accompagnare lโ€™atto di ritorno a Dio di suo Figlio. Giovanni ce la mostrerร  ai piedi della croce. Ma giร  Luca ne annuncia una comunione intima di sentimenti col Salvatore.
Altre armoniche scritturali
Sullโ€™offerta spontanea di Cristo che entra nel mondo: Eb 10,5-7. Sullโ€™intervento dello Spirito nei giorni dellโ€™attuazione della salvezza: Gl 3,1-5. Su Cristo luce: Gv 1,9.

PER ANNUNCIARE LA PAROLA

Sacrificio spirituale

Noi siamo continuamente preoccupati di purificare il culto, liberandolo dagli elementi sentimentali o superstiziosi, ed รจ bene. Diffidiamo delle devozioni, dei luoghi di pellegrinaggio, delle statue, dei riti cari alla pietร  popolare del passato. Abbiamo ragione del tutto?
Gesรน annuncia una religione โ€œin spirito e veritร โ€, unโ€™adorazione non legata โ€œnรฉ a Gerusalemme, nรฉ a questo monteโ€ (Gv 4,21). Noi siamo chiamati a profetizzare una Gerusalemme unicamente celeste, dove non ci sarร  piรน nemmeno il tempio (Ap 21). In realtร , il Vangelo annuncia una religione aperta a tutti, totalmente spirituale, indipendente da ogni luogo.
Gesรน, perรฒ, il profeta e lโ€™instauratore di questa religione, fra la nascita e la morte si comporta come fedele osservante dei riti, come pellegrino assiduo di Gerusalemme e del suo tempio. Se sale a Gerusalemme lo fa proprio per purificare il tempio e per dare inizio al vero culto: โ€œDistruggete questo tempio e io in tre giorni lo riedificherรฒโ€.
Anche noi dobbiamo avanzare di rito in rito, servendoci dei segni della salvezza, se vogliamo arrivare a un Regno che, nella sua realtร  viva, abbia con la risurrezione oltrepassato tutti i riti. Noi siamo invitati a cibarci di pane e di vino, in veri incontri, di quel vero Pane e di quel vero Vino che sono il vero corpo umano e il vero sangue sparso da Gesรน Cristo. Noi siamo chiamati a seguire quotidianamente con la nostra carne e col nostro sangue tutte le nostre tradizioni, la strada di Cristo. Insomma, tutti i mezzi sensibili e umani sono validi (pellegrinaggi, santuari, processioni e liturgie diverse) purchรฉ ci liberino e ci facciano vivere dello spirito di Gesรน, quello della Presentazione e del Calvario, cammino verso la risurrezione, segno per tutti gli uomini, se sono vissuti in spirito e veritร .

Purificazione

รˆ il secondo nome di questa festa. A noi sembra anacronistico, legato comโ€™รจ a concezioni superate della religione e della sessualitร : la donna si recava al tempio per ottenere una โ€œpurificazioneโ€ legale dopo la maternitร : una formalitร  da assolvere. I testi e il contesto della liturgia ci mettono su unโ€™altra strada: la purezza รจ legata alla veritร , alla luce.
Cristo รจ luce: egli viene a rivelare ad ognuno la sua vera realtร : occasione di caduta per alcuni, di elevazione per altri.
La venuta di Cristo continua questโ€™opera di veritร  su ciascuno di noi: ci costringe a pronunciarci su di lui, a rivelare ciรฒ che siamo nel profondo, ciรฒ che ci fa vivere, ciรฒ che dร  un senso alla nostra vita. รˆ unโ€™operazione di purificazione.
La purezza in materia di sessualitร  รจ solo un caso particolare: rivelazione di ciรฒ che anima profondamente la nostra vita: egoismo o amore. Anche la maternitร  ha bisogno di essere purificata, perchรฉ puรฒ essere ricerca mascherata di possesso, oppure dono di sรฉ. La spada del dolore, la comparsa della sofferenza sarร  spesso โ€œrivelatriceโ€.

Luce per le genti

Una salvezza che riguardasse pochi privilegiati non meriterebbe alcun interesse. In questo nostro mondo aperto allโ€™universale, รจ una convinzione pacifica. E tuttavia, in pratica, quante resistenze da parte di ogni tipo di particolarismo: razze, nazionalitร , classi, gruppi di ogni genere, individui che vogliono imporre ad altri il loro modo di vedere, la loro cultura, la loro veritร  particolare.
Gesรน si presenta a noi come il โ€œfratello universaleโ€. Nella povertร  dellโ€™infanzia. Nella debolezza e nellโ€™obbedienza, vicino a tutti mediante โ€œil sangue e la carneโ€ (Eb 2,14). Solidale con tutti gli schiavi per liberarli tutti.
Questa rivelazione completa la celebrazione del Natale e dellโ€™Epifania. รˆ un messaggio di speranza per tutti coloro che vivono ancora nelle tenebre, il richiamo alla nostra missione universale, che bisogna realizzare nellโ€™umile solidarietร  con tutti gli uomini.

Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Cโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin โ€“ LDC

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