Se il Vangelo non fa vibrare il cuore: “Houston, abbiamo un problema”
Sebbene temporalmente la Chiesa ci stia facendo fare in questo periodo dei salti nel tempo, in avanti ed indietro, a livello di significato, il messaggio è abbastanza chiaro: Gesù ha spalmato in diversi episodi della sua vita l’unico mistero della fede che ogni cristiano è chiamato a professare, e cioè il fatto che Lui fosse Dio.
L’hanno riconosciuto i pastori la notte di Natale, i Magi il giorno dell’Epifania, i martiri come Stefano mentre davano la propria vita, gli Apostoli come Giovanni e Andrea nell’incontro che hanno avuto con Lui, che li ha portati a seguirlo. L’hanno riconosciuto anche gli uomini di Galilea, persino i Siriani e le folle che lo sentivano parlare dopo che il Battista fu arrestato.
Se per i pastori importanti sono stati gli angeli, per i Magi la stella, per gli Apostoli l’incontro, per noi – come le folle del Vangelo – è importante oggi il vibrare del nostro cuore nell’ascolto della sua buona notizia. Il Vangelo ci parla, comunica con noi. E se abbiamo il cuore aperto, esso vibra forte come quando uno è innamorato.
AUTORE: don Marco ScandelliSITO WEB CANALE YOUTUBE