Divorzio e battesimo dei bambini: cosa ne pensa Gesù?
Oggi leggiamo i versetti 2-16 del capitolo X del vangelo di San Marco. Un Vangelo particolare, diremmo “familiare” perché se nella prima parte Gesù parla di matrimonio nella seconda parla di figli. Ma andiamo con ordine. L’occasione che spinge Gesù a parlare della famiglia è una domanda molto precisa che gli fecero i farisei per cercare di metterlo in cattiva luce. Una domanda da manuale scolastico: “Divorziare è una cosa lecita?”. Oggi la nostra società vive nella più totale accettazione di questa pratica. Se dovessimo…
Di seguito il video e la trascrizione dell’audio (non rivista) generata automaticamente da Youtube e adattata tramite IA.
Trascrizione
Buongiorno, ci ritroviamo ancora una volta alla scuola del Vangelo. Oggi leggiamo i versetti 2 e 16 del capitolo 10 del Vangelo di San Marco, un Vangelo particolare, diremo familiare, perché se nella prima parte Gesù parla di matrimonio, nella seconda parte parla di figli. Ma andiamo con ordine.
Che cosa spinge Gesù a parlare della famiglia? È una domanda molto precisa che gli fecero i farisei per cercare di metterlo in cattiva luce. Una domanda da manuale scolastico: “Divorziare è una cosa lecita?” Oggi la nostra società vive nella più totale accettazione di questa pratica. Se dovessimo fare un nuovo referendum sul divorzio, credo che quasi il 100% della popolazione italiana voterebbe per il “sì”. Il motivo è che anche chi magari, per fede, è contrario al principio del divorzio, alla fine dice: “Piuttosto che litigare, è meglio che i due si separino”.
Sembra di risentire, a questo proposito, le parole di Gesù: “Per la durezza dei vostri cuori, Mosè ha permesso il divorzio”. Ma attenzione: nella Chiesa è lecito separarsi se ci sono determinate condizioni, come la scoperta di un adulterio, o la situazione di violenze domestiche, o ancora con il consenso del proprio vescovo. Ma non è permesso risposarsi, a meno che il primo matrimonio non venga dalla Chiesa stessa dichiarato nullo. Lasciare la propria moglie per sposarne un’altra, senza che si passi attraverso il processo di nullità matrimoniale, non è possibile. La gente lo fa, ma questo distrugge il principio secondo il quale, quando due persone si sposano in Dio, non sono più due entità diverse, ma sono un corpo solo, una carne sola.
È chiaro: molti si sposano con leggerezza, senza la maturità necessaria, e questo è motivo di nullità. Per sposarsi, bisogna essere in grado di donarsi all’altro con coscienza e volontà. Quando ciò accade, marito e moglie formano un’unità simile a quella che c’è in Dio. Per cui rispetto, amore, pazienza e donazione sono la necessaria conseguenza. Per tale motivo, nessuno può pensare di dividere un così bel segno dell’amore divino.
Passando poi al secondo tema, Gesù parla dei figli, avvertendo della necessità che essi siano introdotti all’amicizia con Lui. Sono ipocriti quei genitori che dicono: “Io non battezzo mio figlio, perché tanto da grande sceglierà lui”. Ma perché non sono i genitori che scelgono la città in cui il figlio vivrà, la lingua che parlerà, i vestiti che indosserà, la scuola che frequenterà, gli amici con cui crescerà. Non sono i genitori che sceglieranno cosa dare da mangiare ai propri figli. E allora, riguardo a una cosa così importante come la religione, cioè l’ipotesi con cui affrontare tutti i temi più importanti della vita, si dovrebbe dire “Ci penserà lui da grande”? Se non è ipocrita, è quantomeno contraddittorio, lasciatemelo dire.
Bisogna portare i bambini a Gesù, introdurli nell’amicizia con Lui, perché essi sono talmente puri da capire alcune grandi cose con più profondità di quanto non sappiamo fare noi grandi. Noi ci muoviamo spesso per preconcetti; i bambini, invece, sono liberi. Anzi, sono un vero e proprio esempio di come anche noi dovremmo comportarci.
Chiediamo, dunque, di tornare ad essere semplici come i bambini e preghiamo per i tanti matrimoni in crisi. Suggeriamo a chi ha vissuto un divorzio di rivolgersi alla Chiesa per indagare sulla nullità del matrimonio. E, come sempre, ti chiedo di lasciare un like a questo video, insieme a un tuo commento. Intanto ti saluto e ti do appuntamento alla prossima volta. A presto!
AUTORE: don Marco Scandelli | SITO WEB | CANALE YOUTUBE