ร giusto o sbagliato aspirare alle cose grandi?
Di seguito il video e la trascrizione dell’audio (non rivista) generata automaticamente da Youtube e adattata tramite IA.
Trascrizione
Buongiorno e ben ritrovati con la rubrica dei due minuti di Vangelo. I versetti 35 e 45 del capitolo X di Marco ci tengono compagnia.
Il brano comincia con una domanda fatta a Gesรน dai due discepoli, fratelli Giacomo e Giovanni. Evidentemente, l’idea che Gesรน fosse il Liberatore di Israele li aveva talmente presi che si avvicinarono a lui chiedendogli di poter godere di riflesso della sua futura gloria.
Che cosa stessero chiedendo, evidentemente, loro non lo capivano, e neppure le domande successive di Gesรน vennero comprese. Gli rispondono sicuri che loro saranno in grado di bere il suo calice. Insomma, sembravano disposti a tutto pur di avere una posizione di potere.
Gli altri dieci apostoli si scandalizzarono, ma probabilmente non perchรฉ loro non volessero comandare, bensรฌ perchรฉ i figli di Zebedeo si erano permessi di toccare un tale discorso. Come capita tante volte anche tra noi, qualcuno chiede qualcosa che tutti desiderano e gli altri si indignano per l’ardire.
Siamo sinceri: noi siamo tutti esseri umani e abbiamo inscritto nel cuore il desiderio di primeggiare. Chi dice il contrario mente. Chi รจ quella persona che non sarebbe contenta di avanzare nella carriera o di ricevere un riconoscimento per le proprie doti o per le proprie scoperte? San Paolo stesso un giorno scrisse che dobbiamo aspirare ai carismi piรน grandi.
Per esempio, chi dร del carrierista a un altro nella Chiesa, normalmente, sta morendo di invidia per la propria mediocritร o per la propria impossibilitร di emergere. Certo รจ perรฒ che questo anelito a sedere alla destra e alla sinistra di Gesรน va educato. Il Signore รจ chiaro nel proporci la via: ce lo ha testimoniato con la propria vita e ce lo ha proposto con le parole del Vangelo di oggi. Chi vuole essere primo, deve servire.
Facciamo esempi molto concreti. Chi diventa sacerdote ha certamente nel cuore il desiderio di primeggiare, e la cosa non รจ sbagliata in sรฉ. Ma diventare sacerdote non significa ottenere diritti e trattare la comunitร come se fosse la propria servitรน. Anzi, รจ proprio il contrario: se c’รจ da mettere a posto le sedie alla fine di un incontro, il sacerdote รจ il primo che si mette a sistemare e a dare l’esempio, senza imporre nรฉ ricattare.
Per regnare, occorre lavorare e faticare. Una mamma รจ la regina della casa, non ci sono dubbi, ma questo non significa che il figlio debba servirla e riverirla. Il mettersi a servizio รจ inversamente proporzionale al potere, tra virgolette, che si ha. Non si raggiungono traguardi per spadroneggiare: chi vuole diventare grande, deve mettersi a servizio.
Ecco perchรฉ, se un prete nella propria parrocchia non sposta una sedia neppure di un centimetro, che succede? Che la gente non lo rispetta. Ecco perchรฉ una madre, quando prepara le cose con amore, riceve a sua volta amore.
Non dobbiamo disprezzare i carismi piรน grandi, ma dobbiamo ricordarci, come ci dice l’Uomo Ragno (scusate la banalitร dell’esempio), che da un grande potere derivano grandi responsabilitร . ร proprio cosรฌ: se vuoi contare davvero qualcosa, devi tirarti su le maniche e offrire la tua vita.
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A presto.
AUTORE: don Marco Scandelli | SITO WEB | CANALE YOUTUBE