Giovanni, il Battista: un cuore desto; cioè l’esaltazione del desiderio umano.
Il testo di oggi è l’insieme di due brani estrapolati dal primo capitolo del Vangelo di Giovanni: i versetti 6-8, contenuti nel Prologo, e i versetti 19-28. Si tratta di brani che hanno come riferimento diretto la figura di Giovanni il Battista.
Infatti, il testo – seppure sia un Vangelo – non parla di Gesù. C’è una menzione, solo due volte, della parola “Cristo”, ma in quanto confessione del Battista che esclude categoricamente di essere lui il Messia. Ma vediamo il brano più da vicino.
Anzitutto scopriamo che Giovanni deve essere considerato un testimone della Luce, inviato da Dio perché gli uomini possano credere. Ma credere in che cosa o a chi? Io ritengo che il Battista sia il più grande testimone dell’anelito e dell’attesa dell’uomo.
Prima che venire a dirci qualcosa, Giovanni ci testimonia che non siamo soli ogni volta che il cuore desidera, avverte un’ingiustizia, o ogni volta che lottiamo per la verità. La Luce che lui ci testimonia è, dunque e anzitutto, quella verso cui il cuore si muove in un continuo paragone con la vita.
Insomma: Giovanni è venuto a dirci di non accontentarci e di domandare l’impossibile!
AUTORE: don Marco Scandelli | SITO WEB | CANALE YOUTUBE