Fede come “dogma” o, non piuttosto, fede come “fiducia”?
Il Vangelo ci parla dello stupore di Gesù nel rendersi conto del fatto che soltanto i più piccoli sono in grado di riconoscere la sua presenza. Cioè. Non è un fatto di intelligenza o di bravura.
Dio non lo vedono i professoroni né i sapientoni. Per poter riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita abbiamo bisogno di una logica diversa da quella matematica. Dio non è una equazione da dimostrare o un problema da risolvere.
Dio è una persona che si può e si deve incontrare. E in Dio bisogna avere fiducia. La fede che tante volte noi facciamo coincidere con i dogmi, in realtà è quell’atteggiamento che noi viviamo quotidianamente nei confronti di chi amiamo, di chi conosciamo, ma che non ci fa mettere in discussione ogni cosa, fidandoci, appunto.
AUTORE: don Marco ScandelliSITO WEB CANALE YOUTUBE