Satanasso
Gli parlarono alle spalle, per lโennesima volta. E questo, per una questione di posizione, giร dimostrava quanto Lui fosse piรน avanti rispetto a loro: parlare alle spalle dimostra giร in sรฉ che si รจ almeno un passo indietro rispetto a colui del quale si parla. Almeno un passo, se non di piรน.
Lui, il Cristoddรฌo dei Vangeli, applicรฒ alla lettera quello che giร Platone sosteneva: ยซSe la gente parla male di te, vivi in modo tale che nessuno possa credergliยป.
Fece di piรน, visto chโera ben piรน di un filosofo: cercรฒ di farli ragionare con le buone, mostrando lโinsulsaggine del loro ragionamento. Siccome gli scribi, popolo di grandi accusatori di Cristo, vanno spargendo in giro la voce che Gesรน ha il potere di scacciare i demoni per il fatto che questo potere glielโha dato Satana in persona, prova a farli riflettere: ยซCome puรฒ Satana scacciare Satana? (โฆ) Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed รจ diviso, รจ finitoยป.
Con nonchalance e garbo, cioรจ, prova a spiegar loro chโรจ insulso il ragionamento che stanno facendo: โSatana, signori miei โ รจ il ragionamento che ha fatto Cristo โ รจ troppo intelligente per suicidarsi da solo. Il vostro pettegolezzo, se proprio volete che attecchisca, devโesser almeno logico. O, quanto meno, meno cretino di questo che avete messo in giroโ.
Eโ sempre la solita storia: ridere non deridere, condividere non dividere, parlare non sparlare. A volte basta una sillaba per far la differenza tra eleganza e volgaritร . O, quanto meno, per evitare di fare figure da grulli come quella degli scribi stavolta.
Satana, invece, รจ fottuto perchรจ stavolta ha incontrato uno chโรจ piรน forte di lui. E contro Costui il vecchio e obsoleto trucco della delegittimazione dellโaltro, lo stravolgimento della realtร , la diffamazione, la menzogna nulla potranno fare. Anche perchรจ Costui, il Nazareno, ha cose ben piรน importanti da seguire che la eco di quattro cinciallegre in calore.
ยซVedere nella calunnia parole, nientโaltro che parole, รจ lโunico modo per sopportarla senza soffrire โ scrisse Emile Cioran -. Disarticoliamo qualsiasi frase detta contro di noi, isoliamo ogni vocabolo, trattiamolo con lo sdegno che merita un aggettivo, un sostantivo, un avverbio. Oppure, liquidiamo seduta stante il calunniatoreยป.
E, cosรฌ facendo, silenzia la cinciallegra: quando un pettegolezzo incontra lโorecchio di un saggio, il saggio cambierร opinione sullโautore del pettegolezzo e non sul destinatario. Anche il contrario: chi sa adulare saprร anche condannare. Poi, prima di chiudere la diatriba, accelera: ยซIn veritร vi dico: tutto sarร perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrร bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarร perdonato in eterno: รจ reo di colpa eternaยป.
Lโunico peccato imperdonabile, insomma, non sarร la bestemmia di chi abbina a Dio lโintera flora e fauna (verrร perdonato questo!) ma dubitare della potenza del perdono di Dio: โHo compiuto un peccato coรฌ grande, ma cosรฌ grande, che supera la capacitร del perdono di Dio di perdonarmelo!โ Eโ lโarroganza di chi nega la potenza dello Spirito Santo. Dellโamore di Dio. Irridendolo alla grande.
Eโ appena allโinizio della sua predicazione Cristo, ma giร fioccano motivi di contrasto. Dalla famiglia stessa che, in parole povere, sentendolo parlare dice chโรจ โfuori come un balconeโ: non devโessere facile, manco per i famigliari di un pezzo da novanta come Cristo, rimettere in discussione le certezze, ammettere di dovere ripensare se stessi, accettare la fatica di dover conoscere quellโuomo che si pensava di conoscere a menadito solo perchรจ cresciuto in casa propria.
A chi, sottovoce, chiedesse lumi circa questo atteggiamento del suo clan, Cristo risponderebbe citando la storia: โCoi profeti cosโhan fatto? Tutto normale: testa bassa e pedalareโ. Nessun ricatto affettivo riuscirร a rallentare lโandatura del Cristo. Che, giร da tempo, ha giร pronta la sua risposta nel caso si alzasse ancora di piรน la tensione giร alta: โChi mi ama mi segua, chi mi odia mโinseguaโ.
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Per gentile concessione di don Marco Pozza โ Fonte