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don Marco Pozza โ€“ Commento al Vangelo di domenica 6 Aprile 2025

Domenica 30 Marzo 2025 - III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 15,1-3.11-32

Prima lucidร tevi che poi vโ€™illumino

Lโ€™uomo non aveva tetto nรฉ casa in cui consultarsi con i suoi simili come facevano gli uomini la sera: Cristo, quando il sole tramontava ed era stanco, ยซandava sul monte degli Uliviยป. Faceva della preghiera la sua casa, il luogo di consultazione con la famiglia sua: il Padre e lo Spirito Santo.

Lโ€™aspettano qui, dunque, sulla via verso casa quella ciurma di uomini piรน somiglianti ad una muta di cani da caccia che ad un gregge in cerca di pastore. Lโ€™aspettano, loro che erano cacciatori, con la cacciagione sotto mano: ยซMaestro, questa donna รจ stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosรจ, nella legge, ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?ยป

Glielo dicono con lโ€™acquolina in bocca: certi volti non sono mai cosรฌ accesi come quando festeggiano uno scandalo altrui, convinti come sono che lโ€™unico modo per essere felici sia denunciare gli altri. Piรน che la lapidazione, interessa loro dโ€™interrompere il Maestro, usando come piede di porco la vita di una donna pizzicata per strada.

Che la sua colpa fosse cosa inconfutabile lo fa supporre lโ€™indelicatezza e lโ€™indecenza con la quale gliela scaraventano in faccia a Lui. Eppure, ci avessero parlato, avrebbero scoperto dellโ€™altro nella sua vita: il fatto dโ€™essere madre, forse, o dโ€™aver dato un bicchiere dโ€™acqua ad uno che aveva la gola riarsa, oppure prestato senza credito una coperta alla collega di strada o usato misericordia con lโ€™ultimo cliente soddisfatto ma senza piรน soldi per aver la casa pignorata dopo la separazione (non) consensuale.

Loro, perรฒ, nulla vogliono sapere della vita di prima, basta loro quel dettaglio: i viziosi si vantano coi loro simili di avere il monopolio sullโ€™intera lista dei vizietti, ma quando si accorgono che altri hanno un loro stesso vizio, li accuseranno con una violenza inesprimibile. Cosรฌ, fu cosรฌ, che la pentola credette di essere pulita accusando il pentolino di essere nero: ยซGesรน si chinรฒ e si mise a scrivere col dito per terraยป. Prende tempo, Lui che รจ il signore del tempo: di diventare un mercante di scandali non tiene brama.

Capisce che lo vogliono sfottere quando sente che lo chiamano: Maestro! La faccenda, per il resto, resta una matassa aggrovigliata: se condanna la donna, non sarebbe misericordioso come dice dโ€™essere. Se la libera รจ chiaro che va in corto circuito con Mosรจ. Gli pare chiaro che la donna รจ lo strumento per attaccarlo e scatenargli contro il popolo intero.

Scrive, come un bambino, per terra con il dito โ€“ le uniche parole certe scritte da Cristo che i Vangeli tramandano โ€“ e scrivendo perfeziona la legge: โ€œSolo i puri potranno giudicareโ€. Poi, ยซpoichรจ insistevano nellโ€™interrogarloยป, senza indossare la toga prende la parola ed emette la sentenza: ยซChi di voi รจ senza peccato, getti per primo la pietra contro di leiยป.

Loro, sbeffeggiandolo col titolo โ€œMaestroโ€, รจ come dicessero: ยซTu che sei lโ€™Illuminato, illuminaciยป. Lui, chโ€™รจ per davvero illuminato, apre loro la porta: โ€œPrima lucidatรจvi, che poi vi illuminoโ€. Della serie: soltanto chi รจ senza colpa potrร  giudicare senza uscire colpevole dallโ€™aula del Cielo.

Loro, che mentre scriveva per terra la prima volta confrontavano la durezza e lo spessore delle pietre che avevano giร  impugnato, ยซudito ciรฒ, se ne andarono uno per uno, cominciando dagli anzianiยป. Non li redarguisce, non li caccia via: lascia che facciano da loro stessi quel che lโ€™evidenza impone loro di fare nellโ€™udire lโ€™invito a dare il via alla loro matta mattanza.

Il deserto tuttโ€™attorno รจ un cielo costellato di pietre invece che di stelle. Lui a lei: ยซDonna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?ยป Lei, il volto sepolto tra le mani, il velo sul capo a farle da ombrello contro la vergogna: ยซNessuno, Signoreยป.

Lโ€™avevano spinta davanti al giudice, sta incontrando il Salvatore: ยซNeanchโ€™io ti condanno; vร  e dโ€™ora in poi non peccare piรนยป. La giustizia รจ salvata: โ€œPagherรฒ io il tuo debito, cosรฌ nessuno avrร  nulla da direโ€. La misericordia รจ salva: allโ€™anima della donna vengono applicati i meriti di Cristo e per le sue sante piaghe la donna รจ salva.

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Non fu mai, in vita sua, amico dei peccatori Cristo: non poteva esserlo.
รˆ (grande) amico, il piรน grande, solo di chi ammette dโ€™essere peccatore.

Per gentile concessione di don Marco Pozza โ€“ Fonte

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