don Marco Pozza โ€“ Commento al Vangelo di domenica 5 Febbraio 2023

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Li ha creati praticamente uguali, Iddio, il sale e lo zucchero: โ€œEโ€™ che volevo divertirmi, ogni tanto, facendo quattro risate!โ€ risponde a chi, oltre alla faccenda delle zanzare fatte salire sullโ€™arca di Noรจ, Gli rinfaccia che, almeno, quel giorno avrebbe potuto fare in modo che il sale e lo zucchero non si confondessero cosรฌ facilmente. โ€œChe schifo, cavoli! โ€“ rinfacciai a mia mamma, anni fa, mentre stavo facendo colazione -: il Mulino Bianco ha iniziato a fare le macine col sale?โ€ dissi scocciato. Non mi ero accorto di aver messo, invece che lo zucchero, il sale nel the. Lรฌ per lรฌ mโ€™arrabbiai assai ma, riflettendoci a posteriori, quel giorno imparai che lโ€™aspetto รจ molto ingannevole.

Fu una delle prime lezioni da autodidatta sul cristianesimo: basta poco per confondere il sale con lo zucchero. Per sbagliare la destinazione dโ€™uso delle nostre esistenze: ยซIl cristianesimo non รจ il miele del mondo โ€“ scrisse Bernanos, romanziere dโ€™Oltralpe -, ma il sale della terra, nelle cui ferite bruciaยป. Con le parole, letterali e testuali, del Cristo: ยซVoi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderร  salato?ยป La sfida, senzโ€™accorgerci, ce la rilanciamo piรน spesso di quanto ce ne accorgiamo quando, seduti ad un tavolo, dโ€™improvviso chiediamo aiuto: โ€œScusami, non รจ che mi passeresti il sale, per favore?โ€ Eโ€™ sempre quel pizzico di sale in piรน o in meno che fa la differenza: il sale, di per sรฉ, ha un solo gusto, ma quando viene messo sul cibo ne possiede migliaia. Cristo, quel giorno, non fece un esempio a caso.

Una vita tutta dolcezza? โ€œChe farsene: mi parrebbe una cosa abbastanza insulsaโ€ potrebbe risponder il Cristo dei Vangeli. โ€œMa il sale รจ amaro, Maestro?โ€ ribattiamo volentieri noi, professori ad honorem delle scuse. โ€œEโ€™ amaro se viene preso da solo โ€“ potrร  rinfacciarci il Rabbรฌ โ€“: se lo metti in una pietanza, invece, lโ€™amaro diventa saporeโ€. Dunque? Semplicissimo: meglio essere saporiti come il sale che dolci come lo zucchero. Perchรจ se il sale diventa zucchero, perdendo il sapore, ยซa nullโ€™altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla genteยป. Il non detto, fuori di metafora, รจ pauroso anche solo a leggersi, figurarsi a sentirlo dire a noi, di noi: un cristiano che non inquieta nessuno, รจ un cristiano che verrร  calpestato. Che avrร  smarrito per via la sua ragione di vita: โ€œIl vostro problema โ€“ dice Dio al mio tempo โ€“ รจ uno solo: che non infastidite piรน nessuno. Che non siete piรน un problema per nessuno di quelli che incontrateโ€. Una volta perduto il sapore, tutto il sapere dellโ€™uomo non riuscirร  a riaccendere lโ€™acquolina in bocca.

Che la gente, incontrando un cristiano, non riesca a non dire: โ€œSon rimasta di sale incontrandoti!โ€ Vorrebbe dire che il sale รจ diventato contagioso, facendo sorridere Iddio stesso. Che, con la ciurma di amici โ€“ come se non bastasse la sventola del sale โ€“ preme sullโ€™acceleratore: ยซVoi siete la luce del mondo; non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e cosรฌ fa luce a tutti quelli che sono nella casaยป.

In materia di luce e affini, so sempre che sto parlando con un giardiniere o con un fotografo se, in un qualsiasi momento, sanno indicarmi dove sta la luce. Dopo lโ€™augurio del sale, ecco il manifesto per un cristianesimo della luce: โ€œUn sorriso, gente! โ€“ ammonisce Iddio ai suoi -. Una letizia sul volto sarร  come una luce nella finestra delle vostre anime: alla gente che si avvicinerร , dirร  che siete a casaโ€. Perchรจ, quando cala lโ€™oscuritร , la luce continuerร  a brillare solo se รจ rimasta accesa dentro. Parole semplici, parole di sale ed elettricitร , di luce e di sapore, di consolazione, di contraddizione. Non di quiete, questo no: รจ una legge della tavola che lo zucchero non serva a niente quando รจ il sale che manca. Il cristianesimo, per Cristoddio, pare esser davvero tutto qui: sale che insaporisce la carne sulla quale viene fatto cadere. Luce che, entrando dalle vetrate di qualunque casa, mette in corsivo ogni cosa che tocca.

Saranno sorrisi che bruciano come il sale, quelli cristiani: e poco importerร  se, attraversandoti, ti bruceranno un poโ€™ le ali. Diventeranno una riserva di luce.

Per gentile concessione di don Marco Pozza โ€“ Fonte