Nemici promossi, amici bocciati
I discepoli assolutamente no. La possibilitร della Risurrezione non lโavevan proprio calcolata: avevano calcolato, piuttosto, e temuto, la sua morte. Con una fortissima preoccupazione per la loro incolumitร . โEโ stato bello, ma รจ finito tutto. Io, lunedรฌ, me ne ritorno a pescareโ disse Pietro, che di quelli era rimasto il capo anche dopo i fattacci degli ultimi giorni.
La domenica mattina presto, erano state avvistate parecchie di quelle donne di quelle chโerano rinomate per essere state amiche pubbliche del Cristo: ma anche loro, alla risurrezione, non ci credevano piรน dei maschi. Il fatto che andassero alla tomba con gli aromi, era questione di pietร . Mendicavano un briciolo di consolazione con lโimbalsamazione del corpo: ungere il corpo dellโAmato era lโunico loro pensiero rimasto dopo la macelleria di cui i loro occhi si erano inzuppati.
Un gesto che nasceva da un amore disperato incredulo. Degli uomini, invece, la mattina non si vide alcuna traccia: al sepolcro arriveranno soltanto dopo che le donne li avranno scomodati dalle loro poltrone. Le donne, invece, erano venute per cercare conforto. โPiuttosto di niente meglio piuttosto!โ si ripetรจ la Maddalena dei forti profumi. La prima delle tre Marie.
A crederci alla Risurrezione, invece, furono gli avversari. Da non crederci: quelli che lโavevano appeso come unโamaca sul palo della Croce, pur avendo la vittoria in tasca non sono sereni: hanno paura che la vittoria sia solo una vittoria apparente.
Che la figuraccia, dunque, raddoppi di lรฌ a poco. Eccoli, dunque, che vรฌolano il silenzio del sabato per andare da Pilato: ยซCi siamo ricordati che disse: dopo tre giorni risorgerรฒ. Ordina dunque che sia vigilato il sepolcro fino al terzo giornoยป. Da non crederci! Quella di Cristo รจ lโunica tomba davanti alla quale sia stato rotolata una pietra e posizionata una schiera di soldati per impedire che il morto risuscitasse!
Lo sapevano bene, i nemici, cosa sarebbe accaduto: ยซChe non vengano i suoi discepoli, lo rubino e dicano al popolo che รจ risuscitato dai morti. Cosรฌ questโultima impostura sarebbe peggio della primaยป (Mt 27,63-64). Degli uomini armati fin sotto i denti posizionati lรฌ per sorvegliare un cadavere: lo spettacolo ridicolo che non ti aspetti. Il dettaglio che dice molto piรน di biblioteche di parole: dicevano che era morto, che avevano vinto, sapevano chโera morto, giuravano che non sarebbe risorto.
Eppure erano lรฌ a vigilare. Delle parole sue โ โDopo tre giorni risorgerรฒ!โ โ ronzavano come sciame dโapi nelle cassemorte dei loro pensieri. Avevano detto di Lui che era un impostore: cโera, dunque il rischio che li avrebbe ingannati anche stavolta, facendoli credere dโaver vinto la guerra, quando avevano portato a casa una battaglia. ยซAvete la vostra guardia, andate, assicuratevi come credeteยป (27,65): Pilato era esausto. Era una mela cotta.
Il loro gesto, il gesto dei nemici, battรจ a tavolino la fuga degli amici: ยซEssi andarono, assicurarono il sepolcro sigillando ila pietra e mettendovi la guardiaยป (27,66). Questa vigilanza privata, organizzata e finanziata dai nemici (non dagli amici!) รจ il primo annuncio silenzioso della risurrezione del Cristo. Con annesso stupore, enorme stupore: i nemici del Cristo si aspettano la Risurrezione, i suoi amici hanno giร fatto i bagagli per rientrare alle loro case.
Quelli che dicevano, fino a venerdรฌ, di credergli sono diventati increduli; quelli che fino a venerdรฌ eran gli increduli, si sono fatti possibilisti. Fino quasi a costringerci ad immaginare una scena impensabile, quasi una specie di fantavangelo: che nella giornata del sabato, a fare compagnia alla Madonna nella fatica di non arrendersi, siano stati proprio loro: i nemici del Figlio, quelli che lo avevano inchiodato.
Che, sotto i colpi della loro frustrazione, non riuscirono a non pensare che, avendo detto di lui chโera un imbroglione, non li avesse imbrogliati unโaltra volta con la fantasia del suo Amore. Andรฒ esattamente cosรฌ: la partita finisce quando lโarbitro fischia. Non un secondo prima: ci si puรฒ fare tanto male esultando prima del fischio.
Per gentile concessione di don Marco Pozza โ Fonte
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