HomeVangelo della Domenicadon Marco Pozza - Commento al Vangelo di domenica 26 Gennaio 2025

don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 26 Gennaio 2025

Domenica 26 Gennaio 2025 - III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 1,1-4;4,14-21

La sorpresa di non conoscerci

Lโ€™emozione di quel giorno fece presto a tramutarsi in uno shock. Lui, Cristo di Nazareth, ritorna al paese, come il piรน riconoscente dei figli divenuti qualcuno per i sentieri della vita. Torna chโ€™รจ diventato ormai uomo: ยซSโ€™รจ fatto proprio bello questo figliolo di Maria!ยป avrร  pure detto qualche donna ai crocicchi di Nazareth, il paese che vide il Dio arrivare bambino e andarsene per la sua via allโ€™indomani dei suoi trentโ€™anni.

Ha giร  cominciato a bazzicare per le sinagoghe โ€“ che, perรฒ, non saranno il suo luogo preferito quanto le strade malmesse, i crocicchi poveri di bellezza, le storie addormentate sul peccato. Certuni giร  si sono accorti che la sua Parola punge, carezza, graffia: ยซInsegnava nelle loro sinagoghe e tutti gli rendevano lodeยป. Perchรจ nessuno dicesse chโ€™era andato dappertutto eccetto al suo paese natรฌo, ยซvenne a Nazareth, dovโ€™era cresciuto e, secondo il suo solito, di sabato entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggereยป.

Lโ€™evangelista, dunque, non lo fotografa in un luogo qualsiasi, alla mercรจ di qualsiasi orecchio: lo pizzica nel suo paese, a casa sua, tra la sua gente. Qui, a sentirli, ognuno di Lui ti racconta un episodio che lโ€™ha visto protagonista: โ€œIo lโ€™ho visto saltare il fosso quella volta. Io, invece, a spasso con sua Madre. รˆ stato lui, quella volta, a consegnarmi lo sgabello riparato in bottega. Lo conosciamo da quando ancora non aveva i peli della barba. Noi, invece, possiamo dire dโ€™esser andati a Gerusalemme assieme ai suoi una Pasqua. La mia figliola โ€“ povera la mia figliola โ€“ sโ€™era invaghita dello sguardo di quel bel Figliolo che giร  promettevaโ€. E via dicendo: ognuno a fare di conti coi ricordi che quella bella persona riaccendeva. Vedendolo adulto, erano in tanti a ricordarsi della sua giovinezza.

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Comโ€™รจ bello ritornare al proprio paese.

Comโ€™รจ astruso, anche, fare ritorno al proprio paese quando, per trentโ€™anni, hai spartito muco e sorrisi, lacrime e sangue, sudore e calli. Quando Cristo ritorna, perรฒ, porta addosso i crismi dellโ€™uomo maturo: non รจ piรน il bel figlio che prometteva bene, รจ la promessa diventata storia. Improvvisa, รจ sotto gli occhi di tutti: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che avete ascoltatoยป. La Scrittura che aveva appena finito di proclamare, prima di arrotolare il volume: ยซLo Spirito del Signore รจ sopra di me; mi ha consacrato con lโ€™unzione, mi ha mandato a portar ai poveri il lieto annunzioยป. E poi ragioni di speranza per i prigionieri, i ciechi, gli oppressi.

โ€œChe colpo di fortuna ha avuto quella gente a sentire proclamare queste parole dalla voce di Colui del quale parlavano le parole stesseโ€ penserร  piรน di qualcuno, a proposito di chi cโ€™era in sinagoga. Non andรฒ proprio cosรฌ, invece. Certo: ci fu la meraviglia di chi si vide disorientare da quellโ€™annuncio ma anche impaccio di chi, di fronte a quellโ€™annuncio, non avrebbe piรน avuto scuse. Perchรจ un conto รจ accodarsi a chi spera in un qualcosa che dovrร  arrivare, un conto รจ fare i conti con quel qualcosa quando ti arriva appresso allโ€™improvviso.

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E, piazzandosi di fronte, sembra dirti: โ€œEccomi qua. Adesso, come la mettiamo?โ€ Per anni hai detto: โ€œDa domani cambio vita!โ€ e non lโ€™hai mai cambiata. Oggi รจ il giorno giusto. Nei Vangeli questo รจ lโ€™aspetto della speranza: quando sโ€™avvera, lo fa in maniera imprevedibile. Coglie di sorpresa: non sei tu ad afferrarla, ma รจ lei ad afferrare te. Eccola: ยซGli occhi di tutti erano fissi su di luiยป. Non basterร .

Andrร  a finire male quel giorno chโ€™era nato avendo tutti i presupposti per finire nel migliore dei modi possibili: a Nazareth, i suoi paesani, gli rideranno in faccia sentendolo dire quella cosa tipo che ยซoggi si รจ adempiuta quella Scrittura che avete ascoltatoยป. Ritornare nei luoghi che tโ€™hanno visto bambino รจ sempre un rischio colossale: il rischio che tutti dicano che โ€œsanno giร  tutto di teโ€, e non ti lascino la possibilitร  di mostrare il prodigio che sei.

Anche Cristo, dunque, deve fare i conti con i pregiudizi dei paesani: โ€œSappiamo giร  tutto di lui, cosโ€™altro potrร  dirci che giร  non sappiamoโ€. Potrebbe dirci, ad esempio, che ยซil dolore altro non รจ che la sorpresa di non conoscerciยป (A. Merini). Di non conoscerci pienamente.

Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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