don Marco Pozza โ€“ Commento al Vangelo di domenica 19 Marzo 2023

528

Lacrime e calcare

Un giorno potrai anche dimenticare la persona con la quale hai riso, ma รจ difficilissimo dimenticarsi la persona con la quale hai pianto. Per la quale tu, un giorno, hai pianto: ยซGesรน scoppiรฒ in piantoยป. Non capisco se, tra tutte le parole che popolano il paese dei Vangeli, ce ne sia una capace di battere il rumore del pianto di Cristo, in morte dellโ€™amico Lazzaro. Non so nemmeno se, al mondo, ci sian parole altrettanto eloquenti delle lacrime.

Questo marchingegno del nostro sguardo che รจ piรน facile da vedere versare che cercare di spiegare. Chissร  le risposte che sโ€™attendevano gli amici vedendo il Cristo amico varcare la porta di quella famigliola che, appena allโ€™infuori di Gerusalemme, aveva messo a sua disposizione il fare di Marta, il trastullarsi di Maria, lโ€™operositร  di Lazzaro. Dentro quelle mura, spesse volte, il Cristo viandante andรฒ in vacanza: la loro amicizia รจ stata la piรน lunga vacanza segreta che i Vangeli raccontino, proteggendola dai riflettori della curiositร .

Con questi tre fratelli โ€“ ยซGuarda come lo amavaยป dissero i Giudei vedendolo lacrimare -, il cuore di Cristo era nella pace. Era la loro pace. Con loro, ancor piรน che con la ciurma dei suoi apostoli, diede il meglio di sรฉ: si mostrรฒ uomo tutto tondo, di forti sentimenti, affezioni, stupori e confidenze. Nel paese di Betania Cristo si riposava dalle fatiche quotidiane, facendo riposare il quotidiano di quei fratelli divenuti in un battibaleno la sua vacanza segreta.

Fu per questo che, in morte di Lazzaro, tutti sโ€™attendevano il miracolo della risurrezione: โ€œSe non lo fa per lui che gli รจ amico, per chi lo farร ?โ€ borbottava la gente per la via. Scambiavano i miracoli per scorciatoie, confondevano la grazia con lโ€™amicizia, barattavano spesso e volentieri i loro sacrifici con lโ€™attesa di una ricompensa da parte del Cielo.

Cristo, invece, come prima risposta al dolore del suo amico, rispose loro che non bisogna avere paura di piangere, di mettere un freno alle lacrime quando han voglia di uscire fuori. Piangendo, senza alcun tipo di vergogna, testimoniรฒ loro che un uomo deve imparare a piangere: โ€œTrattener per lungo tempo le lacrime, come si trattiene per gioco lo starnuto tappandosi il naso โ€“ disse a modo suo โ€“ provoca calcare agli occhi, incrosta la lavatrice dello sguardoโ€.

In pochi sโ€™accorsero, stupiti come erano che dal suo bel volto uscisse il rigagnolo della lacrime, chโ€™era quello il vero miracolo (in)atteso: che il Potente tradisse una certa impotenza, che il divino lasciasse il posto allโ€™umano, che una risposta impacchettata cedesse il posto ad un silenzio durato la bellezza di due giorni: ยซQuando sentรฌ che era malato โ€“ piccolo particolare dโ€™immane portata -, rimase per due giorni nel luogo dove si trovavaยป (cfr Gv 11,1-45). Rimase a caricare la cisterna di lacrime, per poi versarle al capezzale dellโ€™amico morto: altri, nel frattempo, si diedero alla pazza disperazione, la conclusione alla quale arrivano gli stolti.

Lโ€™uomo, col senno di poi, di fronte al dolore sโ€™ingegnerร  aforismi e frasi dal grande spessore. Sโ€™inventerร  addirittura la morale, insegnando ai suoi simili ciรฒ per cui vale la pena piangere, ciรฒ per cui vale la pena bestemmiare: ยซLa morale รจ stata inventata dai deboli โ€“ scrisse Charles Pรฉguy -. La vita cristiana รจ stata inventata da Gesรน Cristo (โ€ฆ) Lโ€™incarnazione: lโ€™unica storia interessante che sia mai accadutaยป.

Lโ€™incarnazione, ovverosia non la risposta data da Dio al mondo inquieto, dolorante, ma la sua scelta di campo: sedersi accanto al mondo pieno di dolore e, invece che spiegargli il dolore, soffrire assieme a lui. Rispondendo con le lacrime alla richiesta di un perchรจ che rende insofferente anche il Cristo. Pianse in maniera cosรฌ umana dโ€™apparire divina, facendo del pianto uno sfottรฒ alla morte: quandโ€™era incerto tra il piangere e il ridere, Cristo sceglieva di ridere fino alle lacrime. Per liberare la sua parte umana senza perdere quella divina.

Risorgerร , alla fine, Lazzaro: ma quella รจ la seconda parte della faccenda: la prima restano le lacrime. Il miracolo, di fronte al male, di attraversarlo senza lโ€™aiuto fraudolento di nessuna frase fatta. Semplicemente piangendo, come tutti.

Per gentile concessione di don Marco Pozza โ€“ Fonte