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don Marco Pozza – Commento al Vangelo di domenica 19 Maggio 2024

Domenica 19 Maggio 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 15,26-27; 16,12-15

I cavalli da corsa non si allenano sul tapis-roulant

Come dicono in giro, pensรฒ Pietro vedendo gonfiarsi le tende della stanza: โ€œAlla fine รจ sempre allโ€™improvvisoโ€. Arrivรฒ allโ€™improvviso, pur avendo avvisato in anticipo che non avrebbero avuto nessuna ragione per restare con il muso che grattava terra dallโ€™afflizione: โ€œNon vi lascerรฒ per strada: sarรฒ con voi tutti i giorni fino a che il mondo non crollerร !โ€ aveva ridetto in ogni lingua del mondo.

Loro, perรฒ, non ci credettero granchรจ: va anche detto, a loro discolpa, chโ€™era alquanto arduo pensare dove avrebbero potuto trovare forza per trasformare in strade le pietre che avrebbero gettato loro addosso. Nessuno, solo ripensando a come erano ridotti una cinquantina di giorni fa โ€“ fuggiaschi e debolucci โ€“ avrebbe mai immaginato di vederli sfidare le graticole, le sassaiole, le contestazioni pur di non tacere la bellezza di aver incontrato la Bellezza.

Eppure, eccoli qui! I pavidi fuggiaschi del Venerdรฌ Santo diventano gli intrepidi corridori della Domenica di Pentecoste: tutti fuori (dal cenacolo), per strada, coi capelli spettinati dal vento che soffia gagliardo, libero, inarrestabile. Li prende per i capelli e dolcemente โ€“ chโ€™รจ un modo di fare bellissimo โ€“ fa prendere il domicilio sulla strada: la strada e il vento, il nuovo miscuglio di una Chiesa chโ€™รจ sul punto di (ri)nascere. In eterno.

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Li aveva chiamati cucendo una sequela su misura, come una sarta nel suo atelier. Andrea e Giovanni, discepoli del Battista che sanno giร  un poโ€™ di teoria, li invita ad entrare in casa sua; con Pietro, invece, valorizza quel che lui sa fare alla grande, pescare, proponendogli il cambio dโ€™uso del mestiere: โ€œBasta pesci, che cosรฌ fanno tutti, Pierino: proviamo con gli uomini noiโ€.

A Filippo, un tipo che non opponeva resistenza, gli parlรฒ con semplicitร  e fece breccia allโ€™istante. A Natanaele, invece, ci arrivรฒ infilandosi come un palombaro nella sua curiositร  senza sotterfugi, pizzicata sotto un fico. E cosรฌ, via dicendo, giรน giรน fino a me che, stupito dal vento del suo amore che spinge in strada, mi sento rinfacciare la sua litania testarda e trionfatrice: โ€œOgnuno fa il fuoco con la legna che ha!โ€ Venuti al mondo come pezzi unici di artigianato, il trambusto di Pentecoste altro non fa che cristallizzare questa unicitร  in eterno.

Se li terrร  vicini, che imparino lโ€™arte e la mettano da parte. Di mandarli in qualche scuola specializzata non ci pensรฒ mai: condannare un genio alla fatica della scuola รจ mettere un cavallo da corsa su un tapis-roulant. Vento in faccia e pedalare! Nessun inciampo sarร  mai ragione sufficiente per scaricarli agli occhi del mondo. Dopo la santitร , sognerร  di vedere in loro la genialitร : abitati dallo Spirito, avranno il genio di vedere dieci cose dove lโ€™uomo comune ne vedrร  una. E lโ€™uomo di talento, forse, due.

Sโ€™accorgeranno di fare cose che nemmeno vaneggiavano. Di vedere cose inimmaginabili:ย ยซLo Spirito della Veritร  vi guiderร  a tutta la veritร , perchรจ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  udito, vi annuncerร  le cose futureยปย (cfr Gv 15,26-27;16,12-15). Ritradotto: โ€œDiventerai un genio, fidati: un uomo che compirร  in modo superlativo e senza sforzi qualcosa che molti non riescono a fare neanche col massimo impegnoโ€.

Con il senno di poi, il progetto iniziale del Cristo era tra i migliori: aveva calcolato delle modifiche strada facendo. E, modificandone la forma, lasciรฒ immutata la sostanza: โ€œIo ho scelto voi, non viceversa: nessuno si azzardi a cambiare lโ€™ordine degli addendi, perchรจ il risultato non sarร  lo stesso come nella matematicaโ€.

Quando apriranno bocca, questi geni impreparatissimi, il mondo si stupirร  di quel che udrร  coi suoi orecchi: i pensieri che il mondo aveva rifiutato, ritorneranno con una maestร  evidente, alienante. Pure loro, i vecchi galoppini dal cuore allegro, muteranno alla grande lโ€™impressione che il mondo avrร  di loro: invece di dire ciรฒ che la gente pensa, inviteranno a pensare in maniera diversa. Il pubblico sarร  sempre tollerante: perdonerร  tutto, eccetto il genio.

Per questo i geni hanno le biografie piรน brevi. Resteranno in equilibrio sui bordi dellโ€™impossibile: a spingerli sarร  lโ€™ossessione che non sia mai abbastanza.

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Per gentile concessione di don Marco Pozza – Fonte

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