don Marco Pozza โ€“ Commento al Vangelo di domenica 10 Novembre 2019

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Quando il tempo si misurerร  in battiti

Avanti un altro! Dopo scribi e farisei, tocca alla tribรน dei sadducei. I quali, siccome non credono alla risurrezione, che fanno? Sโ€™ingegnano di prendere per i fondelli Cristo, inventandosi di sana pianta una storiella pruriginosa: ยซCโ€™erano sette fratelliยป. E, guarda caso, una sola donna che, rimasta vedova del primo-secondo e cosรฌ via fino a sette, li sposรฒ tutti, per poi morire anche lei. Spremuta lโ€™arancia, resta il succo della questione: ยซLa donna, dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie?ยป Dโ€™altronde โ€“ pensano loro โ€“ lโ€™eternitร  sarร  il prolungamento di questa vita: come proseguiranno le questioni amorose di quaggiรน? Non li sfiora nemmeno lโ€™idea che lโ€™eternitร  sia la morte di tutto ciรฒ che quaggiรน รจ ripetizione. Figurarsi! Vogliono la certezza che anche nellโ€™aldilร  le cose continueranno ad andare come sono sempre andate nellโ€™aldiqua. Tutto-sotto-controllo, insomma.

Cristo, da parte sua, li disorienta. Verrebbe da dire che li asfalta, non fosse per il semplice fatto che vendicarsi non รจ mai stato il suo forte. Comunque sta al giochetto e, sfidandoli, li manda gambe allโ€™aria: ยซI figli di questo mondo โ€“ parte anche Lui dalle storie dโ€™amore di quaggiรน โ€“ prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ maritoยป.

Il motivo รจ semplicissimo? ยซNon possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, da figli della risurrezione, son figli di Dioยป. Punto-esclamativo! Non dice che non cโ€™innamoreremo mai piรน: quanto sarebbe triste unโ€™eternitร  senza il festival degli affetti. Azzarda ancor di piรน: dice che il brivido della prima-volta resterร  per sempre. Il che รจ scandaloso solo a pensarci: nella vita futura il tempo, piรน che in secondi-minuti-ore-giorni, noi lo misureremo in battiti. Quello che, da dentro la tragedia di un lager, sosteneva Bonhoeffer: ยซDopo la morte comincia qualcosa di nuovo, su cui tutte le potenze della morte non hanno piรน la forzaยป. Piรน nessuna biologia a governarci le carni: si tornerร  a vivere da-Dio, con-Dio, in-Dio. La morte sarร  azzerata, per davvero.

Credere alla risurrezione dei morti, anche solo per un attimo, รจ materia da svenimento: i sensi stordiscono, il cuore impazzisce, la mente si contorce. Eโ€™ questo il grande scandalo del cristianesimo: non tanto che lโ€™Uomo di Nazareth sia morto appeso ad un palo โ€“ tanti, prima di lui, avevano sperimentato questa strana mattanza โ€“ ma il fatto che, dopo morto, sia tornato a vivere, splendendo di una luce abbagliante, come aveva lasciato detto: ยซVolgeranno lo sguardo a colui che hanno trafittoยป (Gv 19,37).

Piรน che stesi, i sadducei Cristo li ha superati in terza corsia: finchรจ Iddio rimarrร  una questione astratta, di storie come quella della donna-ammazzamariti ne sentiremo a bizzeffe. Gesรน, invece, presenta un altro Dio, quello vero, che solo Lui puรฒ raccontarci guardandoci negli occhi: ยซIl Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbeยป. La lista รจ fatta per essere aggiornata: il Dio di Maria, di Giuseppe, di don Marco. Il mio Dio, il tuo Dio, il nostro Dio. Eโ€™ il Dio di chi vive, spera, ama. Cade, si rialza: il Dio dei viventi.

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ยซโ€Karamร zov!โ€, gridรฒ Kรฒlja. โ€œEโ€™ vero quello che dice la religione, che resusciteremo dai morti e, tornati in vita, ci vedremo di nuovo tutti, anche Iljรนscenka?โ€ โ€œResusciteremo senzโ€™altro, ci vedremo, ci racconteremo lโ€™un lโ€™altro allegramente e gioiosamente tutto ciรฒ che รจ statoโ€, rispose Aljรฒscia a metร  tra il riso e lโ€™entusiasmo. โ€œAh, che bello che sarร โ€, sfuggรฌ a Kรฒljaยป (F. Dostoevskij, I fratelli Karamazov).

Eโ€™ tempo-da-pazzi lโ€™eternitร : in quel giorno non saremo piรน di nessuno, ma non saremo nemmeno di tutti. Saremo tutti in Lui, che รจ il Tutto, il nostro Tutto: vivremo, faremo, saremo Lui. Piรน nessuna abitudine: sarร  (per) sempre la prima volta. Che goduria pensare che saremo la tortura vivente di Satana: Lui, il lurido che ci fece sospettare che Dio fosse geloso della nostra felicitร , vedendoci felici perirร  di crepacuore. E capirร  quantโ€™รจ stato pirla a manomettere il sogno di Dio.

Commento a cura di don Marco Pozza

(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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Letture della
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il re dellโ€™universo ci risusciterร  a vita nuova ed eterna.

Dal secondo libro dei Maccabรจi
2 Mac 7,1-2.9-14

 
In quei giorni, ci fu il caso di sette fratelli che, presi insieme alla loro madre, furono costretti dal re, a forza di flagelli e nerbate, a cibarsi di carni suine proibite.
 
Uno di loro, facendosi interprete di tutti, disse: ยซChe cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padriยป.
 
[E il secondo,] giunto allโ€™ultimo respiro, disse: ยซTu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente, ma il re dellโ€™universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risusciterร  a vita nuova ed eternaยป.
 
Dopo costui fu torturato il terzo, che alla loro richiesta mise fuori prontamente la lingua e stese con coraggio le mani, dicendo dignitosamente: ยซDal Cielo ho queste membra e per le sue leggi le disprezzo, perchรฉ da lui spero di riaverle di nuovoยป. Lo stesso re e i suoi dignitari rimasero colpiti dalla fierezza di questo giovane, che non teneva in nessun conto le torture.
 
Fatto morire anche questo, si misero a straziare il quarto con gli stessi tormenti. Ridotto in fin di vita, egli diceva: ยซรˆ preferibile morire per mano degli uomini, quando da Dio si ha la speranza di essere da lui di nuovo risuscitati; ma per te non ci sarร  davvero risurrezione per la vitaยป.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 16 (17)
R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi lโ€™orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non cโ€™รจ inganno. R.
 
Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io tโ€™invoco poichรฉ tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me lโ€™orecchio, ascolta le mie parole, R.
 
Custodiscimi come pupilla degli occhi,
allโ€™ombra delle tue ali nascondimi,
io nella giustizia contemplerรฒ il tuo volto,
al risveglio mi sazierรฒ della tua immagine. R.

Seconda Lettura

Il Signore vi confermi in ogni opera e parola di bene.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicรฉsi
2 Ts 2,16 โ€“ 3,5

 
Fratelli, lo stesso Signore nostro Gesรน Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.
 
Per il resto, fratelli, pregate per noi, perchรฉ la parola del Signore corra e sia glorificata, come lo รจ anche tra voi, e veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi. La fede infatti non รจ di tutti. Ma il Signore รจ fedele: egli vi confermerร  e vi custodirร  dal Maligno.
 
Riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore: che quanto noi vi ordiniamo giร  lo facciate e continuerete a farlo. Il Signore guidi i vostri cuori allโ€™amore di Dio e alla pazienza di Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-38

 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi โ€“ i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione โ€“ e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: โ€œSe muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratelloโ€. Cโ€™erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร  moglie? Poichรฉ tutti e sette lโ€™hanno avuta in moglieยป.
 
Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โ€œIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ€. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve Lc 20,27.34-38
Dio non รจ dei morti, ma dei viventi.
Dal Vangelo secondo Luca
 
In quel tempo, disse Gesรน ad alcuni sadducรจi, i quali dicono che non cโ€™รจ risurrezione:
 
ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
 
Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: โ€œIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeโ€. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป.

Parola del Signore

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