Lettura del Vangelo e commento del testo che la liturgia propone per il 9 gennaio 2025.
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
A tutti un buon giovedรฌ. Ascoltiamo il Vangelo di questo giovedรฌ dopo l’Epifania, che รจ la diretta prosecuzione del testo di Vangelo che abbiamo ascoltato ieri: la moltiplicazione dei pani.
Dal Vangelo secondo Marco
Dopo che i 5000 uomini furono saziati, Gesรน subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsaida, finchรฉ non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andรฒ sul monte a pregare.
Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli da solo a terra. Vedendoli perรฒ affaticati nel remare, perchรฉ avevano il vento contrario, sul finire della notte andรฒ verso di loro camminando sul mare e voleva oltrepassarli.
Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: “ร un fantasma!” e si misero a gridare, perchรฉ tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlรฒ loro e disse: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”. Salรฌ sulla barca con loro e il vento cessรฒ.
Dentro di sรฉ erano fortemente meravigliati, perchรฉ non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
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Testo molto misterioso. L’evangelista ci riporta un ricordo, certamente degli apostoli, perรฒ ci mette anche degli elementi che ci fanno percepire come davvero in questo testo il Signore si sta manifestando.
L’evangelista Marco ci sta accompagnando a scoprire la profonda esperienza di fede che racchiude questo racconto. C’รจ un dettaglio con cui inizia il racconto, che รจ sempre forte da sottolineare: Gesรน subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca.
Perchรฉ li deve costringere? Perchรฉ questo verbo cosรฌ forte? Li deve costringere perchรฉ Gesรน, appena moltiplicato il pane, vive un momento di successo, per lui e per i suoi apostoli. Dopo tante incomprensioni, finalmente un momento di successo.
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“Dai, Gesรน, facci stare un po’ qua con te a godere di questo successo! Tutti ti stanno facendo un applauso. ร andata bene per una volta! Abbiamo avuto uno strepitoso successo. Hai presente quante volte sei stato lรฌ a contendere con i Giudei e non ti hanno capito? E invece finalmente c’รจ una folla osannante che dice: ‘Oh, che bello! Questo fa delle cose grandiose!’ E noi siamo il tuo club, le persone che ti sono piรน vicine. Dacci 15 minuti di celebritร !”.
Ecco, ovviamente รจ uno sforzo di fantasia il mio, ma non troppo. Gesรน deve costringerli a salire sulla barca, perchรฉ รจ fortissima la tentazione di stare lรฌ a godere del successo, e questi non se ne vogliono andare. E invece devono salire.
Attenzione: Gesรน non รจ geloso del successo, non dice: “Via voi, rimango io a godere del successo”. No, non รจ questa la chiave di lettura di questo testo. Ma guai a loro se godono della fama di Gesรน! ร una gioia effimera.
Non รจ quella la gioia di cui devono vivere i suoi discepoli. Ci sarร il successo nella vita, e anche tanti insuccessi, ma รจ la gioia di avere il Signore sulla propria barca che ti fa andare avanti. Non รจ il desiderio di una fama mondana, di un successo mondano, che fa avanzare la tua barca, ma รจ il desiderio che su quella barca ci sia il Signore.
Se tu vivi di questa gioia, puoi anche godere dei successi. Ma se tu godi solo dei successi e non della gioia di avere il Signore su questa barca, la barca non avanza, la barca non va avanti, e prima o poi si ferma.
Infatti, questo gruppo di discepoli, che sale sulla barca e si mette ad affrontare il mare senza Gesรน, fa un’avanzata faticosissima. Devono remare contro il vento, contro la burrasca. ร in burrasca questa barca, ma รจ cosรฌ quando il Signore รจ un pretesto nella nostra vita e non รจ il cuore del nostro affetto.
La barca รจ in burrasca, il mare รจ in burrasca. Dove vai? Dove vuoi andare?
Penso, per chi come me fa il prete: se alla fine il Signore รจ un’occasione perchรฉ tutti ti battano le mani; se fare un’omelia รจ un’occasione perchรฉ tutti vedano quanto sei bravo tu; se un’iniziativa serve per capire quanto sei bravo tu… sei sempre in un mare in tempesta.
La tua vita รจ tempestosa, รจ una ricerca di applausi. Non c’รจ mai un po’ di pace in quella vita lรฌ.
Ma penso anche alla vita di chi non รจ prete. Se, ad esempio, io voglio che i miei figli vadano in chiesa perchรฉ devo vedere quanto sono un bravo padre o una brava madre… Il Signore รจ un pretesto per vedere quanta autoritร ho sui miei figli.
Se io faccio il catechista perchรฉ devono dirmi bravo i bambini, io voglio sentirmi bravo, ma vedi che il Signore รจ un pretesto. Sei sempre in un mare in burrasca.
Forse, a volte, viviamo in una Chiesa in burrasca perchรฉ il Signore, alla fine, rischia di essere un pretesto per la nostra vita.
Sรฌ, va bene, c’รจ, ma le cose importanti sono i nostri progetti, i nostri piani pastorali, le nostre idee, le nostre convinzioni. Sei sempre in burrasca.
Il mondo รจ sempre in burrasca di suo, e se tu non lo affronti avendo dentro al cuore Gesรน, questa traversata รจ impossibile.
Che bella questa scena: questi discepoli provano questa traversata senza Gesรน, ma รจ Gesรน che va da loro, che li raggiunge.
Attenzione: voleva oltrepassarli. Gesรน li raggiunge, ma non li obbliga ad accoglierlo sulla barca. Deve essere una loro scelta libera. Gesรน non ti forza mai la mano.
Lo devi scegliere. Ogni giorno della nostra vita siamo chiamati a scegliere il Signore. E quando Gesรน sale sulla barca, il vento cessa.
Hanno paura, attraversano la paura, vivono anche l’esperienza dell’essere sconvolti. Ma quando Gesรน sale sulla barca, finalmente viene la pace.
Chiediamo davvero al Signore la capacitร di saper accogliere nella nostra vita il fatto dei pani.
Signore, sei tu il motivo profondo della mia gioia. E allora certo, ci saranno le burrasche, ma si attraversano perchรฉ ci sei tu.
O Dio, luce del mondo, concedi a tutte le genti il bene di una pace sicura. Fa’ risplendere nei nostri cuori quella luce radiosa che illuminรฒ la mente dei nostri padri.
Per il nostro Signore Gesรน Cristo, tuo Figlio, che รจ Dio, e vive e regna con te nell’unitร dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.
E davvero il Signore ci benedica e ci accompagni sempre. A tutti una buona giornata!
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