Gesรน, nel vangelo di Giovanni, dice piรน volte che non possiamo andare dove va lui. Lo dirร anche a Pietro durante lโultima cena. La croce รจ un abisso tale di amore, di lotta con il maligno, di modo di intendere Dio, di fede che non ci รจ accessibile: solo dopo che Gesรน ci ha aperto la strada possiamo seguirlo. Per due volte nel testo Gesรน usa per sรฉ โio Sonoโ: si tratta del nome santo di Dio, rivelato a Mosรจ.
Il testo รจ drastico: o riconosciamo in Gesรน crocifisso il volto di Dio, oppure moriamo nei nostri peccati. O riconosciamo in Gesรน crocifisso il volto di Dio, oppure moriamo nei nostri peccati. No, non รจ un errore, รจ proprio una frase che chiede di essere ripetuta e digerita lentamente. Arriva un tempo nella vita in cui ti rendi conto che hai porte chiuse, che non riesci ad andare dove vorresti, che stai involvendo.
Il peccato รจ questione seria, e fa male. Si muore di peccato, e ti senti chiuso in circoli viziosi che ammazzano la vita. Non ci salviamo da soli: quando il peccato fa piรน male, splende la croce di Gesรน. Il testo di oggi chiede di essere assimilato pian piano, perchรฉ ci rivela quanto fa male il peccato, ma anche la buona notizia che, grazie alla croce di Cristo, ci รจ aperta una strada di salvezza.
A cra di don Manuel Belli su Facebook.
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