Lettura del Vangelo e commento del testo che la liturgia propone per giovedรฌ 21 novembre 2024.
Trascrizione automatica (non rivista) generata da Youtube e “corretta” tramite IA.
A tutti un buon giovedรฌ. Ci mettiamo in ascolto del Vangelo che anche oggi la liturgia ci regala. Siamo nel Vangelo di Luca.
In quel tempo, Gesรน, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della cittร pianse su di essa, dicendo:
โSe avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora รจ stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perchรฉ non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata.โ
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Un testo molto intenso, questo del Vangelo di Luca. Si parla delle lacrime di Gesรน su Gerusalemme: รจ una pagina di unโintensitร emotiva cui raramente i Vangeli arrivano, mostrandoci una reazione molto forte, emotiva, di Gesรน. Gesรน piange alla vista di Gerusalemme.
Cโรจ da fare una piccola premessa storica a questo testo. Il Vangelo รจ stato scritto dopo che Gerusalemme รจ stata distrutta e, qua, gli storici discutono: Gesรน aveva previsto, aveva fatto una profezia? O รจ una rilettura che la comunitร cristiana fa di un fatto? Non lo sappiamo. Questo perรฒ รจ molto interessante.
Quello che si dice di Gesรน รจ che non รจ fuori, non รจ lontano dal dolore degli uomini. Il dolore di Gerusalemme lo sente nelle sue viscere, lo sente visceralmente. Lโabbandono degli uomini, il dolore a cui va incontro Gerusalemme, che verrร distrutta e assediata, il Signore lo sente.
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ร bello vedere queste lacrime di Gesรน pensando anche al nostro male, ma anche al male che a volte ci facciamo da soli. Il Signore ha compassione anche di quello. Quelle lacrime di Gesรน non sono solo lacrime per la cittร di Gerusalemme, ma un poโ per tutte le nostre โGerusalemmeโ, per tutti i nostri luoghi dove viviamo e sperimentiamo il male, sperimentiamo le conseguenze del nostro male personale.
Ecco, il Signore che piange su Gerusalemme forse non รจ la cronaca di un fatto, ma รจ frutto della contemplazione della comunitร che ha scritto il Vangelo di Luca. I cristiani contemplano il Signore per come lโhanno conosciuto nella sua vita: vicino alle nostre sofferenze, vicino ai nostri drammi, vicino ai nostri lutti. Dio non รจ lontano: il Dio dellโincarnazione รจ un Dio che conosce la nostra umanitร e che ha compassione di noi. Compassione, nel senso piรน bello della parola: โpatire con.โ Questo รจ il Signore per noi cristiani.
Cosa si dice poi di Gerusalemme? Il male di Gerusalemme รจ un male che nasce dal fatto che Gerusalemme non ha riconosciuto il tempo in cui รจ stata visitata. Gerusalemme sta sperimentando il male perchรฉ non ha riconosciuto il tempo della visita del Signore.
Perรฒ noi lo sappiamo: non riconoscere la visita del Signore nella nostra vita non porta del bene, non porta certamente a del bene. Questo testo รจ, come dire, un avviso che il Signore fa a ciascuno di noi. Sembra dirci: โRiconosci il tempo in cui sei visitato. Riconosci il tempo in cui il Signore ti fa grazia. Riconosci il tempo in cui il Signore ti fa misericordia.โ
Queste lacrime di Gesรน su Gerusalemme, che ha rifiutato il Signore, diventano un monito per la nostra vita personale e individuale, ma anche di Chiesa. State riconoscendo il tempo in cui siete visitati? State riconoscendo il tempo in cui il Signore vi fa la grazia della possibilitร dellโincontro con Lui?
Ecco che non ci capiti nella nostra vita di non riconoscere il tempo della visita del Signore. Poi, magari, questo puรฒ diventare nostalgia o rimpianto nella nostra vita. Noi siamo visitati dalla misericordia del Signore.
Che questo episodio di Gerusalemme possa riversarsi in noi come unโopportunitร di accorgerci dellโurgenza di riconoscere il Signore che visita la nostra vita e che visita il nostro tempo.
Grazie per questo momento che abbiamo condiviso, e auguro davvero a tutti di cuore un buon giovedรฌ!
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