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don Manuel Belli – Commento al Vangelo del 16 Gennaio 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1,40-45

Lettura del Vangelo e commento del testo che la liturgia propone per il 16 gennaio 2025.

Don Manuel analizza il brano del Vangelo di Marco sulla guarigione del lebbroso, evidenziando il gesto sovversivo di Gesù che, toccando l’uomo impuro, lo purifica. L’analisi si concentra sul significato simbolico della lebbra, rappresentativa dell’esclusione sociale e del male interiore, e sull’atteggiamento di Gesù, che pur mostrando compassione, spinge il lebbroso a testimoniare la guarigione e a vivere in libertà, mettendo in luce la castità del suo amore.

Infine, sottolinea come Gesù, condividendo la condizione di isolamento del lebbroso dopo la guarigione, anticipa il mistero della Croce.

Come rappresenta Gesù il contatto con il male e la sofferenza?

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Gesù non si limita ad osservare il male e la sofferenza da lontano, ma entra in contatto diretto con essi. Nel brano del Vangelo di Marco, Gesù guarisce un lebbroso toccandolo, un gesto vietato dalla legge e dalla tradizione. Questo atto dimostra la compassione di Gesù e la sua volontà di condividere la sorte degli afflitti.

Il testo sottolinea che Gesù prova una “compassione viscerale” per il lebbroso, ma poi lo caccia via “severamente”. Questo comportamento apparentemente contraddittorio rivela la profondità e complessità dell’amore di Gesù. Da un lato, Gesù sente profondamente la sofferenza dell’uomo e desidera alleviarla. Dall’altro, non vuole creare un legame morboso con il lebbroso, ma lo invita a vivere in libertà e a costruire relazioni sane.

Dopo aver guarito il lebbroso, Gesù stesso si ritrova a vivere una condizione di isolamento simile a quella dell’uomo che ha appena sanato. Gesù condivide la sorte del lebbroso, prendendo su di sé la sofferenza e offrendola al Padre. Questo gesto prefigura il mistero della Croce, dove Gesù si sacrifica per la salvezza dell’umanità.

In sintesi, Gesù rappresenta il contatto con il male e la sofferenza come un atto di compassione e di condivisione. Gesù non si limita a guarire il male, ma lo assume su di sé, offrendo un modello di amore e di sacrificio.

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