Un ยซpaneยป che nutre, un amore che salva
Quel pane, che la folla aveva mangiato seduta come fosse un picnic sullโerba, ha risvegliato curiositร e domande, tanto che la folla si precipita a seguire Gesรน sullโaltra sponda del lago.
Peccato perรฒ che, piรน che il desiderio di conoscere chi veramente fosse quel Gesรน che aveva offerto la merenda, assistiamo quasi a un interrogatorio e a un dialogo che si svolge su due piani diversi: la folla vede Gesรน come il distributore di pane gratis, colui che, insomma, risolve il problema del guadagnarsi la focaccia; Lui invece parla di vita inesauribile, racconta di un Dio che dร forza al cammino di ogni giorno.
Come potranno capirsi? E come noi possiamo capire questo Dio che si nasconde in qualcosa di tanto ordinario e semplice come un pezzo di pane e che ci parla di una vita piccola e quotidiana e, nello stesso tempo, infinita?
Nella prima lettura abbiamo ascoltato che, quando gli Israeliti videro la manna, si dissero lโun lโaltro: ยซChe cosโรจ?ยป, perchรฉ non sapevano che cosa fosse. Mosรจ disse loro: ยซร il pane che il Signore vi ha dato in ciboยป. (Es.16,15), e me li immagino con la manna tra le mani e gli occhi stupiti a interrogarsi su quel che avevano davanti, a bocca aperta come bambini esterrefatti.
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