Dall’Osanna al «crucifige» Gesù vive l’ora del buio
Cosa pensa Gesù nel vedere questa folla osannante, cosa prova nel suo cuore, sapendo quel che lo attende una volta giunto a Gerusalemme?
Come guarda quei volti che ora lo chiamano “Benedetto!” e cosa legge in quegli occhi? Sa che saranno gli stessi che di qui a qualche a giorno con odio grideranno “Crocifiggilo”?
Una folla di sbandati, di gente come noi, pronta a vendersi per qualche sicurezza in più, a sventolare palme e ramoscelli di olivo come fossero portafortuna, a garanzia di una vita assicurata contro le disgrazie. E mi chiedo ancora quanto pesa nel cuore di Gesù la domanda se valga la pena di morire per questa gente.
Ma forse Lui non se la pone affatto questa domanda: quando si ama si è disposti anche a perdere e ad attraversare il buio. Il buio delle incomprensioni e dei tradimenti, il buio dei fallimenti. Un amore appassionato, un amore esagerato quello di Dio, un amore che ti strappa l’anima e ti fa dire «ti amo da morire».
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