Il nostro destino? Diventare bambini
Meglio tacere, meglio far finta di non aver ascoltato e rischiare di passare per sordi piuttosto che sentirsi chiamare Satana, come era successo a Pietro.
Le parole di Gesรน sono dure, quasi le stesse di quelle dette la settimana scorsa: la via che prospetta il Maestro non รจ quella sognata, splendente e vittoriosa, ma una via aspra, dolorosa, che prevede perfino la morte: no, non รจ proprio quella prevista. Meglio concentrarsi su altro, meglio pensare a chi fra loro puรฒ ritenersi il piรน bravo, il piรน importante, facendo paragoni e soppesando qualitร e difetti gli uni degli altri.
Lui parla di un Dio che si consegna nelle nostre mani, tutto per amore, solo per amore e loro, come noi, si accaniscono a circoscrivere insignificanti spazi di potere. Lui indica fin dove si puรฒ arrivare quando si ama da Dio e loro, come noi, a creare sbarramenti e confini, chiusi nella piccolezza delle loro ambizioni. Vaglielo a far capire che lโamore รจ forte, ma che chi ama รจ debolissimo.
Che pazienza, che infinita pazienza deve avere con quelle teste dure il Maestro, pronto a ricominciare ogni volta, a spiegare meglio, a cercare di far entrare in quei cuori un frammento del cuore di Dio.
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