Lโestate รจ vicina perchรฉ Dio รจ tra noi
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che lโestate รจ vicina. Cosรฌ anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli รจ vicino, รจ alle porteยป.
E chi direbbe mai che sotto la scorza del ramo si nasconde un piccolo e fragile germoglio? E chi direbbe mai che dalle asperitร di una vita puรฒ nascere altra vita? E chi oserebbe chiamare โteneroโ un ramo nodoso, cosรฌ duro che graffia le mani, per invitare a guardare meglio, a guardare bene, ad avere uno sguardo piรน profondo?
Certo che a Lui non sfugge niente: quanto gli piacciono i dettagli a questo Dio. Le cose piccole e per noi insignificanti, come gli spiccioli della vedova della scorsa settimana, per Lui diventano eventi enormi, si trasformano in pietre da cui riparte il futuro, segnali che profumano di una speranza viva, concreta, giร presente.
Oggi Gesรน sposta i nostri occhi, come al solito ci consiglia di cambiare la direzione dei nostri sguardi e di prestare attenzione non al fragore della tempesta, ma alla silenziosa, umile e prepotente presenza della vita. E questo brano di Vangelo sembra quasi uno scherzo di Dio: si passa dalla paura alla speranza, dallo spavento alle lacrime di commozione. Unโaltalena di emozioni, una
montagna russa di brividi.
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