Cristo ci invia nel mondo. Accogliamo gioie e ferite.
Eccoli i suoi amici, finalmente pronti a fare quel che avevano imparato dal loro Maestro, eccoli che spiccano il volo da soli, per mettere in pratica quel che avevano visto fare: guarire i malati, scacciare i demoni, annunciare che cโรจ un Dio vicino, cosรฌ vicino che quasi non si vede.
Eccoli i suoi amici, che portano in giro un sogno, con il vento in faccia e un vento nel cuore, sospinti solo dalle sue parole, ad azzardare un salto che sfida ogni legge di gravitร : gli alberi possono volare, una pecora vale piรน delle altre novantanove, si puรฒ nascere ancora e tornare ad essere bambini.
Leggeri di una leggerezza disarmata e disarmante come quella di Gesรน: solo un bastone su cui appoggiare i passi e un amico per posare la tristezza e lโallegria di quei passi, perchรฉ la strada si fa sempre con qualcuno, mai da soli.
I sandali basteranno al cammino: non serviranno provviste e cambi dโabito, piuttosto fantasia e scioltezza, freschezza e quegli stessi occhi carichi dโamore con cui sono stati guardati e chiamati.
Una casa li aspetterร e questo basterร : Dio cerca una casa, non un tempio, ma una casa dove spezzare il pane, dove ascoltare il cuore dellโaltro, dove riposare e ridere e piangere insieme.
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