Un uomo e un bambino, padre e figlio, percorrono strade di cenere attraverso un paesaggio in rovina, tenacemente in viaggio verso un oceano che forse è ancora blu. A guidarli in questo universo esausto, la convinzione di essere i buoni, quelli che «portano il fuoco». In Per custodire il fuoco (Einaudi) Luigi Epicoco rilegge La strada, capolavoro del premio Pulitzer Cormac McCarthy, per provare a dire una parola di resurrezione per il nostro tempo. Perché dietro al buio fitto del romanzo si nasconde un’imprevedibile luce, una forza intima e ardente che spinge la vita in avanti e fronteggia la morte.
Incontro tenuto da Don Luigi Maria Epicoco in occasione di Torino Spiritualità.