Una donna di mezzo al popolo, ci dice il Vangelo di oggi, alzando la voce benedice Gesù: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!».
Gesù coglie l’occasione di questa benedizione per allargare la beatitudine a tutti coloro che ascoltano la Parola e vivono di conseguenza ad essa: “Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!»”.
Cosa significa ciò? Gesù non sta sminuendo il ruolo di Maria Sua Madre, ma lo sta illuminando nella prospettiva giusta. Ella non è beata solo perché gli ha prestato un grembo e gli ha dato del latte quando era piccolo, ma è beata perché da sempre ha saputo ascoltare e vivere di conseguenza a quella Parola ascoltata. In questo senso Maria, pur essendo unica, irripetibile, ineguagliabile perché Immacolata, perché libera dalle logiche del male, perché piena di Grazia, perché Vergine, perché Assunta in cielo, non è però l’irraggiungibile così come canta una famosa canzone popolare.
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Gesù dice, nel Vangelo di oggi, che la sua beatitudine è resa possibile dal semplice gesto dell’ascolto e dalla fedeltà nell’agire di conseguenza. Tutti coloro che vivono così raggiungono la stessa beatitudine di Maria, e ne possono condividere lo stesso destino. Bisogna stare attenti a dire di Maria cose corrette. Ogni singolo dogma mariano ha sempre una ricaduta nella vita dei credenti.
Infatti Maria ha privilegi particolari in vista della nascita del Figlio ma anche per essere di aiuto a ognuno di noi. Ma Ella non è una dea, è innanzitutto una discepola che con la sua vita ci mostra un modello da imitare e non solo da ammirare. Infatti i veri devoti di Maria non perdono tempo ad ammirarla ma si sforzando di vivere come Lei.
E l’imitazione di Maria è tutta racchiusa nelle parole di Gesù: “Beato chi ascolta e osserva la Parola”. In questo senso non possiamo vivere senza Vangelo.
Ma non basta ascoltarlo perché l’unica maniera che abbiamo di portare frutto è saper alleare la nostra libertà e le nostre scelte a ciò che esso ci domanda.
Fonte: nellaparola.it
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Anche ai tempi di Gesù c’erano donne popolane che non avevano difficoltà a gridare ad alta voce le proprie convinzioni cariche d’affetto e devozione, così come a volte capita nei nostri paesi durante qualche processione: “Mentre diceva questo, una donna alzò la voce di mezzo alla folla e disse: «Beato il ventre che ti ha portato e il seno da cui hai preso il latte!»”.
Ma la differenza è semplice: questa donna non grida durante una processione, ma direttamente davanti a Gesù, ed Egli approfitta subito di questa occasione per raddrizzare tutta la devozione e l’affetto: “Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!»”. […] Continua a leggere qui.
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK