don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo di oggi, 5 Novembre 2022

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“Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto”. Il poco a cui si riferisce Gesù è “il poco” di questa vita che si contrappone “al molto” della vita eterna. Ma invece di demonizzare questa vita, Gesù dice che è qui che si gioca o meno la possibilità del molto.

Essere fedeli nel poco significa mostrare la posizione giusta davanti a cui dobbiamo porre noi stessi rispetto alle cose di questo mondo. Esse servono, ma non devono mai diventare un fine. Se tu ti liberi dalla logica del possesso allora sei pronto ad accogliere la responsabilità del molto che ti verrà concessa nella vita eterna.

Ma quello che deve essere chiaro è che non si può tenere il piede in due scarpe: “Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona”. La grande domanda che ci pone Gesù nel Vangelo di oggi è: chi occupa il posto esclusivo nel tuo cuore? Dio o il possesso? La verità è che anche noi a volte come i farisei e gli scribi pensiamo che basti la correttezza della performance religiosa per salvarci.

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Ma Gesù dice che ciò che conta nella vita di una persona è altro: “I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. Egli disse: «Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio»”.

Pensare di valere davanti agli occhi degli uomini non conta nulla per il Signore che vede invece ciò che ci portiamo nel segreto del cuore. Se imparassimo questa lezione faremmo pulizia dentro di noi invece di lustrare la nostra immagine fuori di noi. Infatti vivere cercando solo il consenso degli altri e del mondo a volte ci trasforma in un abominio e non in quel capolavoro che Dio aveva in mente quando ci ha dato la vita.

Solo abbandonando la logica dell’apparenza scopriremo la logica di Dio che vede l’essenziale che conta e non l’effimero che finisce.

Fonte: nellaparola.it

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK