don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo di oggi, 5 Luglio 2019 โ€“ Mt 9 ,9-13

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<<Gesรน vide un uomo, seduto al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: โ€œSeguimiโ€. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌ>>.

Cโ€™รจ qualcosa che sfugge al semplice ragionamento quando prendiamo una decisione che conta nella vita. Possiamo dire senza avere paura di essere fraintesi che quando si prende una decisione che conta cโ€™รจ anche una grande fetta di incoscienza, di rischio, di inedito, di intuito che supera il calcolo. Per esempio, non si puรฒ decidere di amare una persona per tutta la vita solo per deduzione matematica.

Bisogna un poโ€™ essere incoscienti, avere il gusto del rischio, fidarsi di una parte non pienamente chiara dentro se stessi. Ed รจ cosรฌ anche per chi entra in clausura, o chi decide di partire missionario o semplicemente si mette a vivere una vita degna di questo nome. Matteo si alza senza molti ragionamenti e si mette a seguire Gesรน.

Certe cose vanno risolte con questa risolutezza e non con infiniti ragionamenti. Ciรฒ non significa vivere di pancia, ma capire che se รจ sbagliato vivere di pancia รจ anche altrettanto sbagliato vivere solo di testa. Il cuore รจ il luogo che si pone in mezzo a questi due estremi.

Bisogna vivere di cuore! Ma il Vangelo prosegue raccontando di una polemica nata dal fatto che Gesรน senza molti convenevoli si mette a tavola con pubblicani e peccatori. Matteo stesso fa parte dei pubblicani, e a Gesรน questo non sembra fare problema.

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Siamo noi che viviamo la vita sempre con lo sguardo dei moralisti. I moralisti confondono il peccato con il peccatore, trasformando sempre le azioni di una persona anche in ciรฒ che essa รจ in fondo. Ma รจ proprio distinguendo queste due cose che si puรฒ aiutare una persona a cambiare. Noi non siamo i nostri peccati, noi possiamo fare dei peccati, ma siamo sempre immagine e somiglianza di Dio, cioรจ potenzialitร  di amore, di bene, di bellezza, di veritร .

E se le nostre azioni seppelliscono questa immagine e somiglianza non possono perรฒ cancellarla. Essere salvati significa trovare chi si ricorda di questa differenza e si mette a scavare nelle macerie per recuperare ciรฒ che sembra ormai completamente occultato.

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Misericordia io voglio e non sacrifici.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 9-13

In quel tempo, Gesรน, vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: ยซSeguimiยป. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌ.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesรน e con i suoi discepoli. Vedendo ciรฒ, i farisei dicevano ai suoi discepoli: ยซCome mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?ยป.
Udito questo, disse: ยซNon sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: โ€œMisericordia io voglio e non sacrificiโ€. Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriยป.

Parola del Signore.

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