<<Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono>>.
Mi verrebbe da dire, ascoltando la parabola che Gesù racconta nel Vangelo di oggi, che saggio è chi non si addormenta, chi è sempre pronto, chi ha sempre i muscoli tesi in attesa del (‘via! “. Ma in realtà così non è. Anche i migliori, i saggi, quelli che si impegnano davvero possono addormentarsi. Saggio non è chi ha la performance migliore, ma chi ha la lungimiranza più grande. È la lungimiranza di chi sa fare scorta di ciò che conta “in piccoli vasi”, ci dice il Vangelo. Delle volte siamo così presi dal presente che non pensiamo mai al fatto che questa vita è solo l’attesa delle nozze e non le nozze stesse.
Quanto siamo miopi. Pensiamo che per essere dentro la storia basta rimanere svegli, ma nessuno rimane sveglio, anche quelle sagge si addormentano. Ma c’è qualcosa che rende quelle vergini sagge rispetto alle stolte, la lungimiranza con cui hanno preparato la crisi di quel ritardo e la crisi del sonno. Esse sono pronte anche se vengono sorprese dall’arrivo dello sposo. Hanno fatto scorta, sono allenate, c’è in loro una carta vincente che le altre non hanno: non hanno avuto la presunzione di fidarsi fin in fondo solo delle loro capacità. È l’eterno valore delle piccole cose, più ancora che delle grandi.
La vita, l’amore, l’amicizia, una passione, una relazione, una fede rimangono in piedi se si ha il coraggio di investire quotidianamente in piccole ma significative cose. Il segreto è tutto nel dettaglio delle piccole cose quotidiane, e non nell’eroismo di una volta sola. Cristo non ci chiede di essere eroi, ma saggi. Cristo ci chiede di diventare esperti nelle “delicatezze”, di diventare saggi delle piccole cose che contano.
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Ecco lo sposo! Andategli incontro!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 25, 1-13
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».
Parola del Signore.