“Quando Giuda fu uscito dal cenacolo, Gesù disse…”.
So bene che questo versetto è assolutamente marginale rispetto al cuore del vangelo di oggi, ma non riesco a distrarmi da questo dettaglio che credo sia un’indicazione preziosa per ciascuno di noi: ci sono cose precluse “a Giuda”.
Certe verità del Vangelo le si possono confidare solo a chi non ragiona alla maniera di Giuda.
Ma non mi riferisco a lui come al traditore, che tra l’altro lo fa compagno di merende anche di Pietro, ma bensì a quella mentalità che gli fa calcolare, analizzare, pianificare tutto, fino ad arrivare a togliersi la vita proprio per incontrovertibile calcolo della sua testa: “sono imperdonabile!!”.
Si è Giuda non quando si sbaglia, ma quando si vuole piegare la vita al calcolo.
Chi ragiona così non può capire il meglio del Vangelo.
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