Oggi la liturgia ci fa fare memoria della Festa dellโEsaltazione della Santa Croce. Sembra una contraddizione dover festeggiare la Croce, ma il mistero della Croce รจ il mistero di un Amore che ha dato la vita per ciascuno di noi. Finchรฉ non ci lasceremo raggiungere dallโamore crocifisso di Cristo, allora la nostra vita non sarร veramente una vita salvata. Infatti solo quando ti senti amato di un amore totale, gratuito e che dona tutto, solo allora la tua vita รจ una vita salva.
โDio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perchรฉ il mondo si salvi per mezzo di luiโ.
La Croce non serve a suscitare sensi di colpa, ma esattamente a distruggerli. Dio non ci ha amati tanto da indurci ad amarlo per contropartita. Egli ci ha amato e basta, senza domandare nulla in contraccambio. Vivere una vita diversa a partire da questo Amore รจ solo frutto di una nostra libera decisione. Ma nessuno รจ libero se innanzitutto qualcuno non lo ama. Solo lโamore rende le persone libere. Per questo Dio ci ha amato per primo, e ci ha messo nelle condizioni di essere radicalmente liberi.
Far arrivare lโAmore di Cristo Crocifisso nella nostra vita significa sperimentare che al di lร di quello che abbiamo vissuto o che viviamo, noi rimaniamo radicalmente liberi. Gesรน รจ morto per questo. ร morto perchรฉ la parte piรน decisiva di noi potesse esercitare fino in fondo una libertร radicale. Da quel momento in poi nessuna ferita, nessuna malattia, nessuna ingiustizia, nessun male potranno mai sostituirsi alla nostra libertร . Tutte queste cose possono solo condizionarci, intralciare, rallentare, ma mai cancellare la nostra libertร di fondo. Questo fa esclamare a San Paolo una simile affermazione:
โCristo ci ha liberati perchรฉ restassimo liberiโ (Gal5,1).
Il modo attraverso cui questa libertร cโรจ stata data รจ proprio la Croce. Ecco perchรฉ oggi รจ festa. Oggi รจ liberazione.
NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK DI DON LUIGI
Dovrebbe suscitare sospetto la parola โesaltazioneโ accanto alla parola โcroceโ. Si potrebbe pensare erroneamente che lโesaltazione della croce sia lโesaltazione della sofferenza. Ma la veritร รจ unโaltra: ciรฒ che come cristiani oggi noi celebriamo con solennitร รจ la Croce di Cristo e non una croce qualsiasi.
E quando diciamo โCroce di Cristoโ non ci riferiamo al semplice legno o ai chiodi bensรฌ al modo con cui Egli se nโรจ fatto carico. Infatti la Croce che salva รจ il dono di sรฉ. Gesรน ha dato la sua vita per ciascuno di noi realizzando in pieno ciรฒ che aveva detto: โnessuno ha un amore piรน grande di chi dร la vita per gli amiciโ.
Accogliere la Croce allora non significa andarsi a cercare la sofferenza, ma vivere tutto quello che la vita ci riserva (bello o brutto che sia) domandandoci se lo stiamo vivendo per amore e con la logica del dono. [โฆ] Continua a leggere qui.
Fonte: nellaparola.it
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco | PAGINA FACEBOOK